Rotavirus: vaccinazione fin dai primi mesi di vita. Il ritorno dell’epidemia della pertosse

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SIPPS

Caserta, 14 settembre 2012 – Si è appena conclusa, nell’ambito del XXIV Congresso Nazionale SIPPS, la sessione dedicata alle “Vaccinazioni”. Tra gli argomenti trattati, il Prof. Alberto Villani, Direttore dell’UOC di Pediatria Generale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ha illustrato il ritorno dell’epidemia della pertosse, in Italia. La Prof. Susanna Esposito, UOC pediatria 1 clinica Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano ha presentato un’interessante relazione sulle complicanze provocate dal rotavirus, in tutto il Mondo.

La diarrea e la gastroenterite sono i sintomi principali dell’infezione da rotavirus, responsabili di circa 600.000 decessi l’anno, nei bambini di età inferiore ai 5 anni, con un’incidenza maggiore nei Paesi in via di sviluppo. Nei Paesi industrializzati, sono soprattutto le frequenti ospedalizzazioni, che comportano un maggior costo per i sistemi sanitari a preoccupare e che inducono gli specialisti a raccomandare vivamente la vaccinazione.

Come ha affermatola Prof. Esposito, la vaccinazione contro il rotavirus è sicura ed efficace, come dimostrato da molti studi scientifici internazionali e può essere effettuata a partire dai primi giorni di vita.

Gli obiettivi principali della vaccinazione sono:

  •   Proteggere contro le forme moderate/gravi di malattia

 

  • Prevenire le ospedalizzazioni e le morti

 

  • Attenuare la gravità e la durata di malattia

 

  • Ridurre la morbilità e i costi socio-economici

 

In conclusione,la Prof. Espositoha presentato studi che confermano l’efficacia del vaccinazione citando i dati del Brasile e del Messico, dove gli interventi considerevoli dei rispettivi Sistemi Sanitari locali a favore del vaccino, hanno ridotto le mortalità infantili del 30-40 %.

 

 

Nella sua relazione, il Prof. Villani ha evidenziato l’emergenza “ritorno” della pertosse in Italia, con un incremento di 10 volte superiore rispetto agli anni 80, nonostante l’esistenza, da decenni, di un vaccino efficace. Negli ultimi anni, infatti, da parte dei pediatri, si è verificata una “disattenzione” basata sulla convinzione che la malattia fosse stata contenuta.

La vaccinazione contro la pertosse è consigliata soprattutto nei bambini molto piccoli, perché può colpire a partire dai 40 giorni di vita e, in alcuni casi, può richiedere la terapia intensiva in ospedale. E’ bene, ricorda il Professore, diagnosticare la pertosse tempestivamente e sensibilizzare i genitori a far effettuare i richiami vaccinali ai propri figli anche in età adolescenziale. Nel 2008, si sono verificati, nel mondo, circa 16 milioni di casi di pertosse.

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