Cancro al seno: diagnosi sofisticata per combatterlo
Nonostante l’impegno notevole dei ricercatori per migliorare la diagnostica del cancro al seno, le donne continuano a essere colpite da questa malattia. Nell’Unione europea ogni 2,5 minuti una donna viene diagnosticata di avere il cancro al seno, mentre ogni 7,5 minuti una donna muore di questa malattia. Secondo gli esperti, la diagnosi del cancro al seno è lenta e soggettiva. Il problema principale, secondo loro, è che non ci sono abbastanza informazioni per determinare se la diffusione del cancro, detta metastasi, sia già avvenuta.
I ricercatori del Biozentrum e dell’Istituto svizzero di nanoscienze, Università di Basilea, credono che sia possibile trovare informazioni fondamentali riguardo una connessione tra le metastasi e le specifiche alterazioni strutturali nelle cellule del cancro e nella circostante matrice extracellulare. Tenendo a mente questo, hanno lanciato ARTIDIS (“Automated and reliable tissue diagnostics”) per misurare le proprietà nanomeccaniche locali delle biopsie di tessuto.
I ricercatori hanno usato una punta di microscopio a forza atomica molto appuntita, grande diversi nanometri per “sentire” le cellule e le strutture extracellulari nella biopsia di un tumore. Hanno ottenuto un “impronta digitale” nanomeccanica del tessuto raccogliendo decine di migliaia di misurazioni di forza in una biopsia completa.
I dati, ottenuti valutando oltre 100 biopsie di pazienti, mostrano che l’impronta di tumori al seno maligni è notevolmente diversa dai tessuti sani e dai tumori benigni. Un gruppo dell’Ospedale universitario di Basilea ha convalidato i dati facendo analisi istologiche.
“Questa impronta unica riflette la composizione eterogenea del tessuto maligno mentre il tessuto benigno e i tumori benigni sono più omogenei,” ha detto la dott.ssa Marija Plodinec, membro del Biozentrum.
I ricercatori sostengono di aver trovato una significativa predominanza di regioni “morbide” nel tessuto maligno, che era caratteristica delle cellule di cancro e del microambiente alterato nel nucleo del tumore.
La cosa particolarmente importante riguardo i risultati è l’idea che le cellule morbide di cancro abbiano la capacità di deformarsi facilmente e insinuarsi in ciò che le circonda. La presenza dello stesso tipo di fenotipo “morbido” in tumori secondari ai polmoni nei topi dimostra il legame tra le proprietà fisiche delle cellule del cancro e la loro capacità di fare metastasi.
“Determinare questi aspetti scientifici basilari del cancro sottolinea ancora di più l’uso di impronte nanomeccaniche come marcatori quantitativi per la diagnostica del cancro che potrebbe permettere di fare una prognosi delle metastasi,” ha spiegato il dott. Marko Loparic, project manager di ARTIDIS.
Al momento, il team di Biozentrum ha bisogno di quattro ore per completare una biopsia contro il metodo diagnostico tradizionale che può durare anche una settimana. Grazie a questi risultati, la Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI) in Svizzera ha assegnato 1,2 milioni di CHF al team del Biozentrum e all’azienda svizzera Nanosurf AG per sviluppare ulteriormente ARTIDIS in un dispositivo sofisticato per la diagnostica delle malattie che possa essere usato nella nanomedicina.
Per maggiori informazioni, visitare:
Biozentrum:
http://www.biozentrum.unibas.ch/