Il NICE raccomanda che il trattamento con alteplase sia iniziato prima possibile, entro 4 ore e mezzo dall’esordio dei sintomi dell’ictus ischemico
Il NICE raccomanda che il trattamento con alteplase sia iniziato prima possibile, entro 4 ore e mezzo dall’esordio dei sintomi dell’ictus ischemico
- Ad oggi alteplase (rt-PA) rappresenta l’unica opzione terapeutica approvata per il trattamento dell’ictus ischemico acuto.
- Per questa patologia la tempestività del trattamento trombolitico rappresenta un fattore cardine per aumentare le possibilità di successo terapeutico dei pazienti colpiti da ictus.
Ingelheim, Germania, 11 ottobre 2012 – Il NICE ha pubblicato le linee guida finali relative all’utilizzo di alteplase per il trattamento acuto dell’ictus ischemico, che raccomandano di iniziare la somministrazione del farmaco entro 4 ore e mezzo dall’insorgenza dei sintomi ischemici. Questo ampliamento della finestra terapeutica, ovvero il tempo massimo che deve trascorrere dall’esordio della sintomatologia ischemica e l’inizio del trattamento con alteplase, offrirà una più ampia possibilità di accesso dei pazienti alla terapia trombolitica, sebbene la tempestività del trattamento rimanga per i pazienti di vitale importanza.
Questa raccomandazione deriva da una revisione delle attuali Linee Guida del NICE per l’utilizzo di alteplase nell’ictus, ed è dovuta all’autorizzazione da parte delle autorità regolatorie dell’ampliamento della finestra di trattamento da 3 fino a 4 ore e mezzo dall’insorgenza dei sintomi ischemici.
Il Comitato di Valutazione del NICE ha concluso che alteplase, somministrato tra le 0 e le 4 ore e mezzo dall’insorgenza della sintomatologia, rappresenta un trattamento efficace dell’ictus ischemico acuto, in quanto diminuisce le probabilità di invalidità, non autosufficienza o morte ed è anche costo-efficace.
La raccomandazione espressa dal NICE che amplia il tempo di trattamento con alteplase nei pazienti colpiti da ictus ischemico acuto fino a 4 ore e mezzo è di estrema importanza. Infatti l’estensione della finestra terapeutica, permette un incremento considerevole dei pazienti eleggibili al trattamento trombolitico sicuro ed efficace. E’ tuttavia necessario ricordare che l’estensione dell’indicazione dà più tempo per il paziente, non per il medico; è infatti necessario che i pazienti eleggibili al trattamento trombolitico lo inizino tempestivamente essendo l’efficacia anche tempo-dipendente.
Alteplase
L’ictus è un’emergenza neurologica che può colpire una specifica area cerebrale o talvolta l’intero encefalo. Può essere causato dalla rottura di un’arteria (ictus emorragico) o dalla sua ostruzione da parte di un coagulo (ictus ischemico), Alteplase è un farmaco approvato per essere impiegato entro 4 ore e mezza dalla comparsa dei sintomi di ictus ischemico nella maggioranza dei paesi della UE. Il farmaco è un attivatore tissutale del plasminogeno (rt-PA), derivato con tecnica del DNA ricombinante, ovvero un prodotto ottenuto tramite ingegneria genetica dell’attivatore tissutale del plasminogeno. Il plasminogeno viene prodotto naturalmente dall’organismo, e la sua funzione biologica è quella di sciogliere i piccoli coaguli che normalmente si formano nel circolo ematico. Alteplase è l’unico trombolitico indicato per pazienti colpiti da ictus ischemico acuto e raccomandato dalle Linee Guida internazionali. Il farmaco è stato inizialmente approvato nel 1987 nei principali Paesi del mondo per il trattamento trombolitico dell’infarto miocardico acuto e successivamente anche il trattamento trombolitico dell’ embolia polmonare (acuta) e ictus ischemico acuto (le indicazioni per cui il farmaco è registrato nei vari Paesi del mondo possono essere diverse). Alteplase è un farmaco registrato in più di 85 Paesi del mondo e commercializzato da Boehringer Ingelheim con il nome commerciale di Actilyse® ad eccezione del Nord America e Giappone dove è commercializzato con il marchio Activase® da Genentech Inc. e da Roche Canada in Canada, dove è largamente impiegato come terapia dell’ictus ischemico acuto rispettivamente dal 1996 e dal 1999.
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Boehringer Ingelheim
Il gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, e opera a livello globale con 145 affiliate e più di 44.000 dipendenti. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.
Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali, l’attenzione ai propri dipendenti e alle loro famiglie, l’offerta di pari opportunità per tutti i dipendenti costituiscono le fondamenta delle attività del gruppo a livello mondiale. Mutua collaborazione e rispetto, al pari della tutela e della sostenibilità ambientale sono parte integrante di ogni iniziativa che Boehringer Ingelheim intraprende.
Nel 2011, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 13,2 miliardi di euro. Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo nell’area Farmaci da Prescrizione sono il 23,5% del fatturato netto.
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