Mal di schiena, a ciascuno il suo “equilibrio”. Un software ripristina il giusto assetto, pianificando operazioni tailor-made

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spontech

La chirurgia vertebrale del futuro punta su interventi sempre più precisi e “personalizzati”. Una rivoluzionaria metodica illustrata al 61° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurochirurgia (SiNch), in corso in questi giorni a Rimini, permette di rispettare il complesso equilibrio che regola il funzionamento della schiena di ogni individuo. La tedesca spontech ha messo a punto un software in grado di eseguire perfettamente i calcoli necessari ad effettuare operazioni così all’avanguardia.

Rimini, 11 ottobre 2012– Modifiche dell’ordine di millimetri e gradi possono fare la differenza tra un’operazione chirurgica che restituisce al paziente una vita libera dal dolore e un intervento che, a lungo termine, si rivela inefficace, determinando l’insorgenza di nuovi disturbi. Siamo nell’ambito della chirurgia spinale, volta al ripristino del giusto spazio tra due vertebre eccessivamente ravvicinate a causa di un’ernia discale. Un nuovo software made in Germany“VertaPlan”, permette di pianificare e condurre operazioni estremamente precise e in grado di rispettare la geometria spinale specifica di ogni paziente. Fa parte di un’innovativa piattaforma tecnologica realizzata dalla tedesca spontech e denominata VertaSystem, che comprende anche procedure diagnostiche e dispositivi impiantabili con una varietà di dimensioni ed a ngolazioni mai vista prima.

Il software, inizialmente sviluppato per intervenire solo sul tratto lombare, è stato di recente implementato per il trattamento di tutta la colonna vertebrale. Da poco disponibile anche in Italia, la metodica ha già visto numerosi interventi condotti con successo in diverse cliniche universitarie tedesche. E proprio il trattamento chirurgico della patologia degenerativa del rachide è tra i principali temi del 61° Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurochirurgia (SiNch) che si apre oggi a Rimini (11-14 ottobre), dove l’azienda è presente con il proprio prodotto di punta.

Una delle cause più frequenti alla base del mal di schiena, che solo in Italia colpisce oltre 15 milioni di persone, è la degenerazione dei dischi intervertebrali. Questi ultimi, perdendo spessore, non assolvono più appieno la loro funzione di ‘cuscinetto’ tre le vertebre, che quindi si avvicinano al punto di comprimere le radici nervose in uscita dalla colonna, causando dolore. Finora, nei casi in cui si rendeva necessario l’intervento chirurgico, la valutazione di quale dimensione e angolatura dovesse avere il distanziatore impiantabile non sempre poteva essere “personalizzata” sulla base della peculiare conformazione del paziente. Si trattava quindi di operazioni piuttosto standardizzate. Ma la colonna vertebrale è una complessa catena di articolazioni dipendenti l’una dall’altra: se il dispositivo impiantato tra due vertebre non rispetta la specifica curvatura di quel segmento, può causare un sovraccarico in quelli adiacenti che, con il tempo, possono anch’essi degenerare.

Grazie a VertaPlan, durante la fase pre-operatoria è invece possibile calcolare in modo preciso al millimetro e grado la correzione chirurgica necessaria, ossia quale lunghezza, spessore e inclinazione deve avere il distanziatore da impiantare, affinché si inserisca armoniosamente all’interno della successione di vertebre del paziente. “Stiamo utilizzando VertaPlan da più di sei mesi”, afferma il dottor Kostantinos Kafchitas, chirurgo presso la clinica ortopedica dell’Università di Magonza. “Il sistema è molto interessante e promette ulteriori miglioramenti nell’arco dei prossimi anni. In particolare, consente il ripristino dell’equilibrio sagittale del singolo paziente, una delle principali sfide della chirurgia vertebrale del futuro. Per questo motivo, è uno strumento pioneristico che potrà fornire al chirurgo spinale un su pporto davvero prezioso ”.

Sul cosiddetto ‘piano sagittale’, che attraversa idealmente il corpo umano dividendolo in una parte destra e una sinistra, la colonna vertebrale presenta due curvature all’indietro (cifosi), alternate a due curvature in avanti (lordosi). Queste curve possono essere più o meno accentuate, disegnando la specifica geometria spinale di ogni individuo, ma in ogni caso viene raggiunto automaticamente un equilibrio definito appunto “sagittale”, che permette di stare in piedi senza cadere. Inoltre, ogni persona possiede un propriocoordinamento tra testa, spalle e cintura pelvica – dettato in parte dalla conformazione, in parte dallo stile di vita e dalle posture assunte – che influenza anch’esso il movimento della colonna vertebrale. Prima di un’operazione di correzione della schiena, per ottenere migliori risultati clinici e una maggiore efficacia nel medio periodo, occorre quin di considerare nel modo più dettagliato possibile tutte queste variabili. La carica innovativa di VertaPlan consiste proprio nel rendere fattibili calcoli così complessi e nel facilitare la loro introduzione nelle routine della struttura ospedaliera. Inoltre, anche durante l’operazione chirurgica, il chirurgo può avvalersi del software per condurre l’intervento in modo sicuro ed efficiente.

Dal marzo 2012 spontech è attiva anche nel Nord del nostro Paese con un distributore ufficiale, al quale ora se ne affianca un secondo, da poco selezionato per l’area Sud. In tal modo, l’azienda conferma ulteriormente il proprio interesse ad investire nel nostro Paese.

Il Sistema VertaSystem si compone di VertaPlan, VertaConnect e VertaControl. VertaPlan è il software che, in fase pre-operatoria, esegue la misurazione dei corpi vertebrali e degli spazi intervertebrali, elabora i parametri motori del paziente e fornisce al chirurgo l’indicazione del dispositivo impiantabile più adatto al caso specifico. Inoltre, supporta il chirurgo durante l’intervento e permette di valutarne gli effetti su tutto il profilo spinale. VertaConnect è un dispositivo impiantabile che funge da distanziatore, ripristinando tra le vertebre la giusta inclinazione. L’inserter VertaControl è invece uno strumento sulla cui superficie è riportata una scala che permette al chirurgo di controllare esattamente la profondità di inserimento del distanziatore all’interno dello spazio intervertebrale.

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