Chirurgia bariatrica: i vantaggi, giù casi di diabete, e nessun rischio per le ossa
“Le operazioni di chirurgia dell’obesità permettono di evitare le malattie cardiovascolari e risolvono nel 90% dei casi il diabete, ma hanno anche una valida funzione protettiva contro le patologie osteo-articolari. E sono ad oggi il più valido trattamento contro il grave eccesso di peso”, afferma Marcello Lucchese, presidente della Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche (Sicob) che risponde così allo studio del Garvan Institute of Medical Research di Sydney pubblicato sulla rivista ‘Obesity Reviews’, che afferma come il bendaggio o il by pass gastrico, provocando alterazioni ormonali, possono incidere negativamente sulla salute delle ossa, indebolendole.
“E’ vero che in alcuni casi queste procedure chirurgiche possono creare problemi – precisa Lucchese – ma si tratta di una condizione facilmente risolvibile. Il pericolo della carenza di calcio dopo un intervento può verificarsi solo quando ci si rivolge a centri non specializzati, che non seguono adeguatamente i loro pazienti una volta operati. Chi è stato sottoposto a un’operazione di chirurgia bariatrica – precisa – deve pretendere controlli periodici dalle strutture in cui è stato curato e dove sarà seguito per tutta la vita. Il metabolismo del calcio è un parametro che dovrebbe essere sempre e costantemente monitorato. Ma eliminare i chili di troppo, infatti, riduce i danni all’apparato scheletrico e migliora la mobilità dei pazienti”.
Lucchese sottolinea come “i pazienti per non correre rischi inutili devono rivolgersi a strutture accreditate dalla Sicob, in grado di controllare la qualità delle cure prima, durante e dopo l’intervento chirurgico. Abbiamo chiesto – conclude – alle istituzioni sanitarie la creazione di una rete nazionale di centri di chirurgia bariatrica per poter ottimizzare, soprattutto in questo periodo di spending review, le risorse sanitarie, economiche ed umane”.
ADNKRONOS Salute
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