Dai produttori di equivalenti un contributo concreto alla sostenibilità dell’assistenza farmaceutica

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AssoGenerici, accogliendo la sollecitazione del Ministero della salute, garantirà la riduzione del prezzo dei medicinali generici. In base alla proposta presentata, i prezzi dei medicinali generici scenderanno, in media, del 5% nel corso del 2013, procurando risparmi per il SSN pari a 250 milioni che si ripeteranno anche negli anni a seguire

 

Roma, 15 novembre 2012 – AssoGenerici ribadisce il suo giudizio positivo sulle norme introdotte dalla spending review a proposito della prescrizione per principio attivo, perché le nuove disposizioni favoriranno una maggiore diffusione del medicinale equivalente che, di conseguenza, garantirà un risparmio per il SSN ma anche, da subito, per il cittadino che, in un numero sempre maggiore di casi, non dovrà versare la differenza di prezzo tra equivalente e farmaco di marca (che per il 2011 ha raggiunto il valore di circa 700 milioni di euro).

Il sistema attraverso il quale garantire la discesa dei prezzi dei medicinali equivalenti in funzione dei volumi di vendita è attualmente allo studio da parte di AssoGenerici e AIFA e sarà illustrato in una prossima conferenza stampa che si terrà entro la fine del mese di novembre non appena il lavoro sarà concluso.

 

A fronte della previsione di un aumento dei volumi di vendita dei medicinali generici, si vuole offrire un contributo significativo alla sostenibilità dell’assistenza farmaceutica. Per questo i produttori di farmaci equivalenti hanno proposto al Ministero un accordo in base al quale le Aziende associate si impegnano a valutare questa riduzione media del 5% dei prezzi, su base annua con riduzioni progressive dei prezzi in modo direttamente correlato all’incremento dei volumi di utilizzo dei farmaci generici equivalenti, con cadenza trimestrale, con la sola salvaguardia dei livelli minimi necessari a garantire la marginalità del prodotto. Ci potranno quindi essere prodotti con incrementi di volumi importanti per i quali saranno praticabili riduzioni di prezzo anche del 15%-20%, così come esisteranno prodotti per i quali la norma non porterà nessun aumento di volume rispetto al trend corrente.

 

Le Aziende produttrici di equivalenti si impegnano inoltre a verificare la compatibilità di riduzioni prezzo nell’immediato – come peraltro in alcuni casi già avvenuto – al fine di generare i primi risparmi già nel 2012 ed anche di allineare il prezzo al prezzo di riferimento dove possibile.

 

“Riteniamo che il Governo, con le norme contenute nella spending review, abbia fatto un passo importante per creare condizioni di mercato analoghe a quelle delle realtà europee più avanzate”,

dichiara Giorgio Foresti, presidente di AssoGenerici. “Ci è dunque sembrato doveroso supportare l’azione del Ministro con un’iniziativa che dia ulteriore spinta alle dinamiche concorrenziali, a vantaggio della sanità pubblica, del comparto e della collettività. Un servizio sanitario che può spendere meno per i medicinali a brevetto scaduto”, conclude Foresti, “può investire di più nei trattamenti innovativi e questo è un aspetto fondamentale tanto per le industrie che producono innovazione, quanto per i cittadini che di questi trattamenti hanno bisogno”.

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