Spina bifida: lo sport, come strumento quotidiano di autonomia

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Il fischio di inizio puo’ essere piu’ complesso che per altri, ma il futuro non e’ certo guardare il mondo dalla panchina, bensi’ giocare la partita da protagonisti: dallo sci al tennis tavolo passando per la vela e il basket, per i bambini con disabilita’ gravi come la spina bifida (una delle piu’ frequenti cause di disabilita’ motorie in eta’ pediatrica) le porte dello sport senza barriere sono spalancate.

Il convegno ”Spina bifida: lo sport come strumento quotidiano per l’autonomia. Il modello ski-tour 365 giorni l’anno” promosso dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ presso la sede di Santa Marinella in collaborazione con l’Associazione Spina Bifida Italia, ha riunito medici, infermieri, bambini e ragazzi con lesione midollare, famiglie, terapisti, allenatori per stimolare la pratica sportiva nelle persone con disabilita’ e per testimoniare – anche attraverso la voce di chi ha gia’ preso parte a competizioni agonistiche ad hoc – quanto lo sport contribuisca alla conquista dell’autonomia e al miglioramento della vita quotidiana.

Nel corso dell’incontro e’ stato presentato lo Ski-tour 2013: inaugurato lo scorso inverno da ASBI Onlus, nella precedente edizione il progetto ha permesso a tanti ragazzi con spina bifida di mettersi alla prova sulle piste innevate, praticando lo sci-seduto nella massima sicurezza, facendo esperienza dello sport come fonte di benessere psico-fisico, strumento di realizzazione personale e di inclusione sociale.[one_fourth last=”no”]




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Alla prossima edizione dell’iniziativa sportiva, che si terra’ dal 25 al 27 febbraio 2013 sulle piste di Roccaraso, prenderanno parte 10 ragazzi che si cimenteranno nello sci-seduto con vari livelli di difficolta’ seguiti da istruttori qualificati ed esperti e da un team di medici e fisioterapisti del Bambino Gesu’.

La spina bifida e’ una malformazione del sistema nervoso centrale che in Italia colpisce circa un neonato su 1500.

Alla base di questa patologia c’e’ un’imperfetta saldatura del midollo spinale nel feto durante le prime settimane dal concepimento. In particolare la spina bifida e’ dovuta a una mancata chiusura della cute e degli archi posteriori delle vertebre, con la conseguente esposizione del tessuto nervoso spinale e delle meningi. Nei bimbi che ne sono affetti questo comporta paralisi degli arti inferiori, incontinenza della vescica, ritardo psicomotorio e deformita’ scheletriche.

Attualmente non esiste una cura.(ASCA)

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