Tracce di pesticidi nella frutta e verdura assenti in oltre il 60% degli esami

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frutta

Più della metà della frutta e verdura esaminata (64%) non presenta residui chimici nocivi come pesticidi e diserbanti, e i campioni di vegetali contenenti additivi chimici oltre i limiti consentiti dalla legge sono pari allo 0,6%. La situazione fotografata da “Pesticidi nel piatto 2012”, il rapporto annuale di Legambiente sui residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e derivati commercializzati in Italia, risulta “abbastanza rassicurante e in linea con il trend degli ultimi anni che vede diminuire, seppur lentamente, l’uso delle molecole chimiche per la produzione agroalimentare”, si legge nel rapporto.

Dal rapporto – elaborato sulla base dei dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici regionali competenti – risulta però in crescita, parallelamente all’aumento in percentuale dei campioni in regola, anche il numero delle diverse sostanze chimiche presenti contemporaneamente su un solo campione (fino a 9 diverse sostanze nell’uva, 8 nel vino, 6 nelle mele, 5 nelle arance). Secondo Legambiente, in particolare, “manca ancora una regolamentazione specifica rispetto al simultaneo impiego di più principi attivi, come pure sulla rintracciabilità di più residui in un singolo prodotto alimentare”.

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