HIV: cresce il numero di infezioni tra gli uomini, la causa è sempre quella: rapporti sessuali non protetti
Cresce il numero di contagi tra gli uomini, che sono il 75% dei casi, contro il 25% delle donne. Continua a crescere anche la quota di nuove infezioni attribuibili a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni. E da quest’anno è disponibile per la prima volta il dato sul motivo che ha condotto le persone scoperte come HIV-positive a effettuare il test: nel 2011 una su quattro (il 24,8%) si è sottoposta al test HIV per la presenza di sintomi che facevano sospettare un’infezione da HIV o l’AIDS, il 13,4% in seguito a un comportamento a rischio non specificato e il 10,3% in seguito a rapporti sessuali non protetti. I dati, aggiornati a dicembre 2011, arrivano dalla sorveglianza attivata in tutte le regioni italiane grazie alla collaborazione tra Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità, regioni e Ministero della Salute e sono stati resi pubblici in occasione della Giornata Mondiale di lotta contro l’Aids che si celebra domani, 1 dicembre. (clicca qui per scaricare il Report)
Qualche numero – Nel 2011 sono stati diagnosticati 5,8 nuovi casi di HIV positività ogni 100.000 residenti. Nella maggior parte delle regioni l’incidenza dell’infezione sembra avere un andamento sostanzialmente stabile; in alcune aree però (Bolzano, Sassari, Valle d’Aosta, Umbria, Sicilia) appare in aumento, mentre in altre si osserva un andamento in diminuzione (Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Trento). Nel 2011 l’incidenza più bassa è stata osservata in Calabria e quella più alta in Valle d’Aosta.
Maschi in aumento – Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2011 sono maschi nel 75% dei casi; la quota maschile è infatti in aumento, infatti nel 2001 il numero di uomini con diagnosi era doppio rispetto a quello delle femmine, mentre nel 2011 è risultato il triplo. L’età mediana è di 38 anni per i maschi e di 34 anni per le femmine. Nel 2011 continua a crescere la quota di nuove infezioni attribuibili a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono il 78,8% di tutte le segnalazioni.
Perché ci si sottopone al test – Da quest’anno è disponibile per la prima volta il dato sul motivo che ha condotto le persone scoperte come HIV positive ad effettuare il test HIV: nel 2011 il 24,8% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV ha eseguito il test HIV per la presenza di sintomi che facevano sospettare un’infezione da HIV o l’AIDS, il 13,4% in seguito ad un comportamento a rischio non specificato e il 10,3% in seguito a rapporti sessuali non protetti.
Italiani e stranieri – Nel 2011 quasi una persona su tre con diagnosi di positività all’HIV è di nazionalità straniera. L’incidenza è di 3,9 nuovi casi HIV per 100.000 italiani residenti e 21 nuovi casi HIV per 100.000 stranieri residenti. Tra gli italiani l’incidenza HIV è più elevata al nord, mentre tra gli stranieri si osserva un’incidenza maggiore al sud. Nel 2011 più della metà dei casi segnalati con una nuova diagnosi di HIV era già in fase avanzata di malattia.
di red. (30/11/2012)