Il comparto della contattologia: “Lenti a contatto: a voi il Passaporto!”
In Italia oltre 2,5 milioni di cittadini portano le lenti a contatto
Come per gli oltre 16,5 milioni di portatori in Europa, è necessario che il consumatore sia supportato nell’acquisto della lente a contatto più idonea alle sue esigenze
Roma 13 dicembre 2012 – Maggior tutela e sicurezza per il portatore di lenti a contatto: questo l’obiettivo del Convegno, svoltosi oggi in Senato, promosso dall’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Diritto alla Prevenzione, in collaborazione con Assottica, che ha visto confrontarsi tutti i componenti della filiera del mondo della contattologia.
L’impiego di lenti a contatto, richiede una decisione molto importante nella scelta da parte del ‘portatore’: in primis sulla sicurezza, ma anche sul come gestirle correttamente. L’acquisto delle lenti a contatto in Italia, a differenza di quello che accade nel resto dei Paesi d’Europa a più alta penetrazione, non prevede l’esibizione di un attestato tecnico che dimostri l’avvenuta individuazione da parte dell’applicatore della lente più adatta. Sarebbe giusto invece che l’applicatore rilasciasse obbligatoriamente al portatore la cosiddetta “specification”: un documento contenente tutte le informazioni sul tipo di lente più adeguato per il portatore.
“E’ importante che il consumatore sia supportato nella scelta più idonea e abbia tutte le opportune garanzie nell’uso delle lenti a contatto. E’ necessario quindi che l’Italia si adegui al resto d’Europa per quanto riguarda la sicurezza e l’igiene nell’uso delle lenti a contatto, per raggiungere questo obiettivo è necessario l’intervento del legislatore ma anche la diffusione di una adeguata cultura”. Ha tenuto a precisare il Senatore Antonio Tomassini, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato e Presidente dell’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Diritto alla Prevenzione, aprendo il Convegno.
“Il settore della contattologia in Italia ha registrato negli ultimi anni una crescita media del 7%, siamo quindi diventati il secondo Paese europeo in termini di numero di portatori dopo l’Inghilterra. I crescenti investimenti in ricerca e sviluppo delle aziende produttrici hanno permesso negli ultimi anni l’immissione in commercio di materiali per lenti a contatto e soluzioni sempre più innovativi, in grado di garantire al portatore elevati standard di sicurezza e comfort. Per un utilizzo tutelato della lente a contatto riteniamo fondamentale che si introduca anche in Italia la specification, un’attestazione rilasciata dall’applicatore che dimostri l’avvenuta individuazione della lente a contatto più idonea per il portatore. In più maggiore attenzione alla fase applicativa, all’educazione del portatore per una corretta gestione e manutenzione, periodici controlli e follow up”. Ha spiegato Nicoletta Losi, Presidente Assottica Gruppo Contattologia.
“Le lenti a contatto rappresentano un ottimo sistema di correzione dei difetti visivi. L’informazione e la preparazione del portatore è assolutamente necessaria per ridurre l’uso improprio di questi dispositivi medici per salvaguardare la salute oculare. In questo il ruolo del medico oculista è fondamentale perché conosce le condizioni di salute generale e oculare del paziente e può stabilire se esistono controindicazioni all’impiego delle lenti a contatto oppure se il loro utilizzo può essere autorizzato con limitazioni”. Ha detto Matteo Piovella, Presidente Società Oftalmologica Italiana.
“In primis riteniamo che la specification sarebbe una grossa opportunità per l’Italia di adeguarsi a livello internazionale. Un’iniziativa molto importante per la tutela della salute del pubblico perché consentirebbe il monitoraggio costante dell’utilizzo della lente a contatto. Verrebbero a crearsi più vantaggi al portatore, soprattutto nell’avere maggiore tranquillità sulla garanzia di idoneità della lente a contatto individuata dall’applicatore”. Ha dichiarato Giulio Velati, Presidente Federottica.
“Considero fondamentale per gli utenti consumatori avere certezza, sicurezza e qualità certificata del prodotto, senza che ciò ne comporti costi e aggravi aggiuntivi per l’acquisto e l’utilizzo, perché un prodotto sicuro e di qualità è una responsabilità di tutti gli attori del comparto contattologia. Affinché ciò avvenga è indispensabile che l’Italia si armonizzi rispetto alle migliori pratiche e procedure di tutela della salute e della sicurezza dei cittadini nel campo della contattologia presenti negli altri Paesi Europei”. Ha aggiunto Valeria Fedeli, Vice Presidente Federconsumatori.