Leucemia: Boehringer Ingelheim, forte dei risultati positivi di uno studio di fase II, inizia un trial di fase III sulla propria molecola volasertib
Leucemia: Boehringer Ingelheim, forte dei risultati positivi di uno studio di Fase II, inizia un trial di Fase III sulla propria molecola volasertib*
· Lo studio di Fase II ha dimostrato le più alte percentuali di risposta obiettiva e un miglioramento nella sopravvivenza libera da eventi (EFS) nei pazienti con leucemia mieloide acuta (AML) che hanno ricevuto volasertib* in associazione con un basso dosaggio di citarabina (LDAC) rispetto a LDAC assunta singolarmente.
· Lo Studio di Fase III su volasertib* nella leucemia mieloide acuta sarà avviato all’inizio del 2013.
Ingelheim, Germania, 10 dicembre 2012 – Al 54° Congresso Annuale della Società di Ematologia (ASH) di Atlanta sono stati presentati nuovi dati positivi di Fase II emersi da un’analisi ad interim di uno studio randomizzato di Fase I/II che ha interessato volasertib*, una molecola sperimentale nell’area dell’ematologia in pazienti con una nuova diagnosi di leucemia mieloide acuta (AML), considerati non idonei a una terapia intensiva di induzione della remissione della malattia.
In questo studio, sono stati osservati più alti tassi di risposta obiettiva (endpoint primario) e un miglioramento della sopravvivenza libera da eventi (endpoint secondario) nei pazienti trattati con volasertib*, un potente e selettivo inibitore delle polo-like chinasi (Plk), associato a un basso dosaggio di citarabina (LDAC), rispetto a pazienti cui è stata somministrata soltanto citarabina (LDAC).
Sulla base di questi risultati positivi, Boehringer Ingelheim ha annunciato l’avvio, per l’inizio del 2013, di uno Studio di Fase III su volasertib* associato a citarabina (POLO-AML-2 (1.230,14).
Lo studio in aperto ha arruolato 87 pazienti adulti randomizzati a ricevere o volasertib* in combinazione con LDCA (n=42) o LDAC da sola (n=45). L’endpoint primario era la risposta obiettiva (remissione completa [CR] o CR con normalizzazione parziale dell’emocromo [CRi]. Risposte obiettive sono state riscontrate nel 31% dei pazienti (13 su 42) trattati con l’associazione volasertib*/LDAC rispetto al 13,3% dei pazienti (6 su 45) trattati con LDAC da sola (odds ratio: 2,91, p = 0,0523 ).
Il tempo medio (range) di remissione è stato rispettivamente di 71 giorni (29-158) e di 64 giorni (30-125)¹. Gli endpoint secondari, comprendevano sopravvivenza libera da eventi (EFS), sopravvivenza complessiva (OS) e sicurezza. La sopravvivenza libera da eventi è stata misurata a partire dalla data di randomizzazione a quella di progressione della malattia (fallimento terapeutico), ricaduta o morte per tutte le cause.
Nei pazienti trattati con l’associazione volasertib* più LDAC, la EFS media è stata di 5,6 mesi, rispetto ai 2,3 mesi dei pazienti trattati con la sola LDAC. (hazard ratio: 0,56, 95% IC: 0,34, .0,93, p = 0,0237)¹.
“I risultati di questo studio permettono di comprendere il potenziale di volasertib* associato a LDAC in pazienti affetti da leucemia mieloide acuta non idonei a ricevere una terapia chemioterapica di induzione intensiva – ha dichiarato il Professor Klaus Dugi, Corporate Senior Vice President Medicine di Boehringer Ingelheim – Sulla base dei risultati osservati in questa popolazione di pazienti difficili da trattare, stiamo ampliando il nostro programma di studi clinici su volasertib* in ematologia, per studiare ulteriormente questa molecola in fase di sperimentazione”.
Un aumento della frequenza di eventi avversi di grado elevato (EAs) (CTCAE grado 3-5) è stato osservato in pazienti trattati con volasertib* in associazione con LDAC rispetto a quelli trattati con LDAC da sola (95,2% vs 68,9). Prendendo in considerazione gli eventi avversi di maggior entità, la differenza è stata superiore per disturbi al sistema ematico e linfatico (81% vs 44,4%), problemi gastrointestinali (21,4% vs 6,7%) e infezioni (47,6% vs 22,2%). Questi dati erano previsti alla luce del meccanismo d’azione di volasertib*¹.
Le leucemie acute sono malattie rare e la leucemia mieloide è il tipo più comune di questo tipo di patologie negli adulti. Attualmente c’è la necessità non ancora soddisfatta di rimedi terapeutici per la leucemia mieloide acuta, che ha il più basso tasso di sopravvivenza.²
L’obiettivo del trattamento dei pazienti con leucemia mieloide cronica è quello di ridurre il numero dei blasti nel midollo osseo e tornare a livelli normali di emocromo. L’approccio terapeutico più comune è una terapia intensiva di induzione alla remissione. Tuttavia molti pazienti con più di 65 anni non sono ritenuti idonei a questa soluzione, che richiede la somministrazione di massicce dosi di chemioterapici per un periodo di 5-7 giorni.³
Boehringer intende iniziare nei primi mesi del 2013 il reclutamento per lo Studio di fase III (NCT01721876) per valutare l’efficacia e la sicurezza di volasertib* in associazione a LDAC rispetto a LDAC da sola. Lo Studio di Fase III POLO-AML-2 prevede l’arruolamento di pazienti idonei, con 65 o più anni, affetti da leucemia mieloide acuta, non trattati precedentemente, per i quali non è indicata una terapia di induzione intensiva alla remissione.
Per avere maggiori informazioni sul trial, si prega di visitare il sito ClinicalTrials.gov.
Volasertib*
Volasertib* è un inibitore sperimentale della polo-like chinasi (Plk) ed è una delle numerose molecole in fase avanzata di studio che Boheringer Ingelheim sta attualmente valutando attraverso studi clinici per vari tumori solidi ed ematologici.
Tra gli studi in corso dedicati all’inibizione del ciclo cellulare, il programma di studi clinici relativi a volasertib* è quello in fase più avanzata. Boehringer Ingelheim è una delle prime aziende a far progredire lo sviluppo clinico degli inibitori della Plk.
Lo scopo di volasertib* è quello di inibire l’attività della Plk1, un enzima che regola la divisione cellulare (mitosi), inibizione destinata a provocare l’arresto prolungato del ciclo cellulare e, alla fine, la morte cellulare (apoptosi).
Leucemia Mieloide Acuta (AML)
Nonostante la leucemia mieloide acuta sia uno dei più comuni tipi di leucemia negli adulti, rappresentando il 25% di tutte le leucemie degli adulti nel mondo occidentale, è un tipo raro di cancro del midollo osseo e del sangue¹, e ha una delle più basse percentuali di sopravvivenza tra tutti i tipi di leucemie².
L’AML è una malattia principalmente dell’età adulta; l’età media delle nuove diagnosi è di 65 anni². Nei pazienti con più di 65 anni la prognosi è infausta, con una sopravvivenza media di 6 mesi o meno dopo la diagnosi¹.
Boehringer Ingelheim in Area Oncologica
Forte della sua competenza ed eccellenza scientifica nei campi della medicina polmonare e cardiovascolare, delle malattie metaboliche, della neurologia, virologia e immunologia, Boehringer Ingelheim ha deciso di intraprendere un importante programma di ricerca per sviluppare farmaci antitumorali innovativi. Operando in stretta collaborazione con la comunità scientifica internazionale e diversi centri oncologici di punta internazionali, l’impegno di Boehringer Ingelheim in oncologia parte dai progressi scientifici per sviluppare una gamma di terapie mirate contro vari tumori solidi e tumori ematologici.
La ricerca è al momento concentrata, tra l’altro, su molecole che afferiscono a tre aree: inibizione dell’angiogenesi, inibizione della trasduzione del segnale e inibizione delle chinasi coinvolte nel ciclo cellulare. Nintedanib* , un inibitore dell’angiogenesi, è attualmente in fase III di sviluppo clinico per il carcinoma polmonare non a piccole cellule e il carcinoma ovarico. Nell’area che riguarda l’inibizione del ciclo cellulare delle chinasi, Boehringer Ingelheim sta sviluppando volasertib*, un inibitore della polo-like chinasi 1 (Plk1), una proteina coinvolta nel processo di divisione cellulare. Questo farmaco sperimentale entrerà a breve nella fase III di sviluppo per la leucemia mieloide acuta (LMA).
La pipeline oncologica di Boehringer Ingelheim è in continua evoluzione e dimostra l’incessante impegno dell’azienda in questo ambito.
Boehringer Ingelheim
Il gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, e opera a livello globale con 145 affiliate e più di 44.000 dipendenti. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.
Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali, l’attenzione ai propri dipendenti e alle loro famiglie, l’offerta di pari opportunità per tutti i dipendenti costituiscono le fondamenta delle attività del gruppo a livello mondiale. Mutua collaborazione e rispetto, al pari della tutela e della sostenibilità ambientale sono parte integrante di ogni iniziativa che Boehringer Ingelheim intraprende.
Nel 2011, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 13,2 miliardi di euro. Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo nell’area Farmaci da Prescrizione sono il 23,5% del fatturato netto.
Per maggiori informazioni visitate il sito:
www.boehringer-ingelheim.com o www.thewhiteroom.info e www.newshome.com
Ufficio Stampa
Value Relations Srl
Bibliografia
1. H. Döhner, Phase I/II study of volasertib (BI 6727), an intravenous Polo-like kinase (Plk) inhibitor, in patients with acute myeloid leukemia (AML): results from the randomized phase II part for volasertib in combination with low-dose cytarabine (LDAC) versus LDAC monotherapy in patients with previously untreated AML ineligible for intensive treatment. Oral Presentation at ASH Annual Meeting and Exposition 2012.
2. Deschler B et al. Acute Myeloid Leukemia: Epidemiology and Etiology. Cancer. 2006. 2009-2107.
3. Texas Oncology. Acute Myeloid Leukemia Induction, Overview. Available at: http://www.texasoncology.com/types-of-cancer/leukemia/acute-myeloid-leukemia/acute-myeloid-leukemia-induction/ [Last Accessed: November 2012]
4. Schöffski P. Polo-Like Kinase (PLK) Inhibitors in Preclinical and Early Clinical Development in Oncology. Oncologist. 2009;14(6):559-570.
5. Macmillan, What is acute myeloid leukaemia? Available at: http://www.macmillan.org.uk/Cancerinformation/Cancertypes/Leukaemiaacutemyeloid/AboutAML/WhatisAML.aspx [Last Accessed: November 2012]
6. Juliusson G et al, Age and acute myeloid leukemia: real world data on decision to treat and outcomes from the Swedish Acute Leukemia Registry. Blood April 30, 2009 vol. 113 no. 18 4179-4187
* Volasertib, afatinib e nintedanib sono molecole sperimentali.
La loro sicurezza ed efficacia non sono ancora state definitivamente dimostrate.