Nuovi risultati confermano le evidenze a favore dell’associazione bendamustina-rituximab (B-R) come terapia di prima linea nei pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente e mantellare

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I dati presentati al Congresso ASH in corso ad Atlanta dimostrano risultati superiori con B-R come terapia di prima linea dei linfomi non Hodgkin indolenti e mantellari, rispetto all’attuale standard terapeutico

Cambridge, 11 dicembre 2012 – Cinque nuove serie di dati presentati questa settimana in occasione del 54esimo Congresso Annuale della Società Americana di Ematologia (ASH) ad Atlanta, Georgia (USA), dimostrano che l’associazione bendamustina più rituximab (B-R) come terapia di prima linea determina risultati superiori rispetto all’attuale standard terapeutico  CHOP-R (ciclofosfamide, doxorubicina, vincristina, prednisone più rituximab)/CVP-R (ciclofosfamide vincristina, prednisone più rituximab) in pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente e mantellare.

 

Una sottoanalisi dello studio StiL NHL 1-2003 ha dimostrato un aumento significativo della sopravvivenza libera da progressione di malattia (PFS) e della sopravvivenza complessiva (OS) nei pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente e mantellare che hanno ottenuto una risposta completa, rispetto a coloro che hanno ottenuto una risposta parziale, indipendentemente dall’aver ricevuto B-R o CHOP-R1.  Si è osservata risposta completa in una percentuale maggiore di pazienti trattati con B-R (39,8%) rispetto a quelli trattati con CHOP-R (30%)1.

 

Inoltre, nel confronto fra i due bracci di trattamento, la terapia di prima linea con B-R ha determinato una sopravvivenza libera da progressione di malattia (PFS) superiore rispetto a CHOP-R, indipendentemente dalla qualità della risposta1:

  • Nei pazienti con risposta completa, il valore mediano di PFS ha superato il punto di valutazione a cinque anni con B-R, contro 53,7 mesi per i pazienti trattati con CHOP-R (p=0,0204)1
  • Nei pazienti con risposta parziale, la terapia con B-R ha determinato un valore mediano di PFS di 57,2 mesi, contro 30,9 mesi per CHOP-R (p=0,0002)1

 

Risultati dello studio StiL NHL 1-2003 presentati in precedenza avevano dimostrato un vantaggio significativo in termini di sopravvivenza libera da progressione di malattia (PFS) oltre a una migliore tollerabilità con B-R rispetto a CHOP-R[vi],1.

In un ulteriore studio presentato al Congresso ASH, lo studio Bright, il trattamento con B-R ha determinato una percentuale di risposta completa non-inferiore a CHOP-R/CVP-R in pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente avanzato e mantellare (MCL) (31% con B-R contro 25% con CHOP-R/CVP-R, p=0,0225), raggiungendo così l’obiettivo primario dello studio2. Lo studio inoltre ha dimostrato una percentuale di risposta completa significativamente più elevata nel sottogruppo dei pazienti con linfoma mantellare (51% contro 24%, p=0,018)2. Le valutazioni delle risposte sono state condotte da un comitato indipendente.

Una terza nuova serie di dati, dallo studio Bright, ha fornito informazioni sulla qualità di vita dei pazienti con nuova diagnosi di linfoma non-Hodgkin indolente e mantellare trattati con B-R, rispetto a quelli che ricevevano CHOP-R/CVP-R. I risultati evidenziano che B-R ha migliorato i punteggi di qualità di vita per la maggior parte degli aspetti che attengono alla funzionalità e alla sintomatologia3. Inoltre, B-R ha comportato miglioramenti significativi dello stato di salute complessivo/qualità di vita rispetto allo standard terapeutico CHOP-R/CVP-R (rispettivamente 3,6 contro -5,1 p=0,0005) in questi pazienti3.

 

“Nell’ultimo anno abbiamo osservato un considerevole aumento del numero di evidenze presentate che dimostrano il potenziale di bendamustina come nuova chemioterapia di riferimento nel trattamento di prima linea di tutti i linfomi non-Hodgkin indolenti e mantellari”, ha affermato J.G. Gribben, Professore di Medicina Oncologica Sperimentale, St. Bartholomew’s Hospital, Queen Mary’s School of Medicine, Università di Londra. “Questi risultati dimostrano non solo percentuali di risposta completa simili agli attuali standard terapeutici ma anche che il regime semplificato bendamustina più rituximab comporta maggiore sopravvivenza libera da progressione della malattia e migliore qualità di vita per i pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin indolente”.

 

Due ulteriori studi portano ulteriori evidenze a favore di B-R come terapia di prima linea del linfoma non-Hodgkin (LNH) indolente:

  • L’analisi dei dati di 645 pazienti tedeschi che hanno ricevuto una terapia sistemica di prima linea per il LNH indolente, tratti dal registro delle neoplasie linfoidi, suggerisce che B-R è già al primo posto come chemioterapia prescelta per il LNH indolente in Germania4. B-R è stata la terapia di prima linea nel 66% dei casi, contro solo il 16% di CHOP-R4.
  • I primi dati presentati dello studio MAINTAIN dimostrano che B-R è una terapia efficace per la Macroglobulinemia di Waldenström, un sottotipo raro di LNH indolente5,[vii]. Il trattamento con B-R ha permesso di ottenere una percentuale di risposta complessiva dell’86%, senza che si sia registrata alcuna tossicità inattesa durante la terapia di induzione con B-R.5 Lo studio MAINTAIN è stato avviato per valutare l’effetto della terapia di mantenimento con rituximab dopo una terapia iniziale con B-R, una nuova soluzione che ha già dimostrato di migliorare la sopravvivenza libera da progressione della malattia in pazienti con nuova diagnosi di linfoma follicolare, la forma più comune di LNH indolente.5,7,[viii]

 

Al Congresso ASH, viene presentato in questi giorni un numero record di abstract, 40 in totale,  che riportano i risultati di studi condotti su bendamustina: ulteriore dimostrazione del rinnovato interesse per questa molecola, come partner chemioterapico delle nuove terapie per diverse neoplasie a cellule B, fra cui il linfoma non-Hodgkin indolente e mantellare.

“I dati dello studio StiL NHL 1-2003 sono stati sottoposti alle Autorità regolatorie per una variazione dell’indicazione terapeutica e sono attualmente in fase di valutazione”, ha dichiarato il professor Pier Luigi Zinzani dell’Istituto di Ematologia e Oncologia Medica, Università di Bologna. “La quantità di abstract su bendamustina presentati quest’anno al Congresso ASH segnala altresì il ruolo potenziale di questo farmaco in associazione a nuove terapie contro diverse neoplasie. Fondamentalmente, bendamustina più rituximab offre un’alternativa ai regimi terapeutici esistenti che sono più tossici, e questo è qualcosa di cui la comunità onco-ematologica ha disperato bisogno”.

 

Il linfoma non-Hodgkin (LNH) è il decimo tumore più diffuso al mondo. Secondo le stime 2008, interessa 2 tumori ematologici su 5 e fa registrare 356.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno[ix]. Il 40% dei LNH sono indolenti[x]. L’incidenza media stimata del LNH nel 2008 nell’Unione Europea è di 10,8 ogni 100.0009,[xi].

 

 

Mundipharma

Mundipharma è una rete di aziende indipendenti e associate costituita da aziende private e joint ventures che coprono i mercati farmaceutici mondiali. L’impegno di queste aziende è rendere disponibili ai pazienti i benefici di opzioni terapeutiche pionieristiche in aree fondamentali quali oncologia, dolore, malattie respiratorie e artrite reumatoide. Attraverso l’innovazione, la progettazione e l’acquisizione, la rete di aziende indipendenti Mundipharma offre terapie all’avanguardia che rispondono alle necessità più urgenti di medici e pazienti. Per ulteriori informazioni: www.mundipharma.it.

 

Bendamustina

Bendamustina è stata scoperta 50 anni fa in Germania, precisamente in quella che allora era la DDR (Germania dell’Est). Nel 2008, la Food and Drug Administration americana (FDA) ha approvato bendamustina per il trattamento dei linfomi non-Hodgkin indolenti (iNHL) e della leucemia linfatica cronica (CLL); successivamente, nel 2010, la molecola è stata approvata in Europa per il trattamento di alcuni tipi di iNHL, CLL e mieloma multiplo.

Bendamustina ha autorizzazioni alla commercializzazione in Germania, Francia, UK, Italia, Spagna, Austria, Svizzera, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Slovacchia, Irlanda, Cipro, Islanda, Belgio, Olanda, Grecia, Slovenia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania e Bulgaria (Levact®, Ribomustin®, Ribovact®) dove è commercializzato dalla rete Mundipharma di aziende indipendenti e associate.

Negli Stati Uniti bendamustina (TREANDA®) è commercializzata da Teva Pharmaceutical Industries Ltd. (NYSE: TEVA). SymBio Pharmaceuticals Ltd detiene i diritti esclusivi per sviluppare e commercializzare bendamustina HCL in Giappone (concesso in licenza a Eisai Co Ltd) e di alcuni paesi asiatici, tra cui Hong Kong e Singapore. In Sud America e Australasia i diritti commerciali sono detenuti da Janssen-Cilag Ltd.

 

Regimi terapeutici CHOP-R/CVP-R

Rituximab più chemioterapia, generalmente CHOP o CVP, è l’attuale standard terapeutico di prima linea per pazienti con linfoma non-Hodgkin indolente avanzato e linfoma a cellule mantellari che non sono candidabili alla chemioterapia ad alte dosi.[xii]

CHOP è un regime chemioterapico composto da più farmaci – precisamente 3 farmaci, ciclofosfamide, doxorubicina e vincristina – somministrati per via iniettiva/infusione in un unico giorno, più un quarto farmaco, prednisone, assunto per via orale per 5 giorni. Ogni ciclo viene ripetuto ogni 3 settimane, per 6-8 cicli. CVP è un regime chemioterapico simile con soli 2 farmaci – ciclofosfamide e vincristina – somministrati per via iniettiva/infusione, seguiti da prednisone assunto in compressa per 5 giorni.

 


[i] Rummel MJ, Niederle N, Maschmeyer G, et al. Subanalysis of the StiL NHL 1-2003 Study: Achievement of Complete Response with Bendamustine-Rituximab (B-R) and CHOP-R in the First-Line Treatment of Indolent and Mantle Cell Lymphomas Results in Superior Survival Compared to Partial Response. Abstract presented at ASH 2012. Available at https://ash.confex.com/ash/2012/webprogram/Paper48063.html.

[ii] Flinn IW, Van der Jagt RH, Kahl BS, et al. An Open-Label, Randomized Study of Bendamustine and Rituximab (BR) Compared with Rituximab, Cyclophosphamide, Vincristine, and Prednisone (R-CVP) or Rituximab, Cyclophosphamide, Doxorubicin, Vincristine, and Prednisone (R-CHOP) in First-Line Treatment of Patients with Advanced Indolent Non-Hodgkin’s Lymphoma (NHL) or Mantle Cell Lymphoma (MCL): The Bright Study. Abstract presented at ASH 2012. Available at https://ash.confex.com/ash/2012/webprogram/Paper51442.html.

[iii] Burke JM, Van der Jagt RH, Kahl BS, et al. Differences in Quality of Life Between Bendamustine Plus Rituximab Compared with Standard First-Line Treatments in Patients with Previously Untreated Advanced Indolent Non-Hodgkin’s Lymphoma or Mantle Cell Lymphoma. Abstract presented at ASH 2012. Available at https://ash.confex.com/ash/2012/webprogram/Paper49604.html.

[iv] Ulrich Knauf W, Abenhardt W, Nusch A, Grugel R, Marschner N. Bendamustine-Rituximab (BR) Replaces R-CHOP As “Standard of Care” in the Treatment of Indolent Non-Hodgkin Lymphoma in German Hematology Outpatient Centres. Abstract presented at ASH 2012. Available at https://ash.confex.com/ash/2012/webprogram/Paper53051.html.

[v] Rummel MJ, Lerchenmüller C, Greil R, et al. Bendamustin-Rituximab Induction Followed by Observation or Rituximab Maintenance for Newly Diagnosed Patients with Waldenström’s Macroglobulinemia: Results From a Prospective, Randomized, Multicenter Study (StiL NHL 7-2008 –MAINTAIN-; ClinicalTrials.gov Identifier: NCT00877214). Abstract presented at ASH 2012.

[vi] Rummel MJ, Niederle N, Maschmeyer G, et al. Bendamustine plus rituximab (B-R) versus CHOP plus rituximab (CHOP-R) as first-line treatment in patients with indolent and mantle cell lymphomas (MCL): Updated results from the StiL NHL1 study. J Clin Oncol 30, 2012 (suppl; abstr 3).

[vii] Cancer.Net Editorial Board. Lymphoma – Non-Hodgkin – Subtypes. Available at http://www.cancer.net/cancer-types/lymphoma-non-hodgkin/subtypes. Accessed November 2012.

[viii] Salles G, Seymour JF, Offner F, et al. Rituximab maintenance for 2 years in patients with high tumour burden follicular lymphoma responding to rituximab plus chemotherapy (PRIMA): a phase 3, randomised controlled trial. The Lancet, 1 January 2011: 9759; 42 – 51.

[ix] Non-Hodgkin lymphoma incidence statistics: In the EU and worldwide. Cancer Research UK. Available at http://www.cancerresearchuk.org/cancer-info/cancerstats/types/nhl/incidence/#world. Accessed November 2012. European Age-Standardised rates calculated by the Cancer Research UK Statistical Information Team, 2011, using data from GLOBOCAN 2008 v1.2, IARC, version 1.2.

[x]Gascoyne, Randy D. Hematopathology approaches to diagnosis and prognosis of indolent B-cell lymphomas. ASH Education Program Book 2005.1 (2005): 299-306.

[xi] European Age-Standardised rates calculated by the Cancer Research UK Statistical Information Team, 2011, using data from GLOBOCAN 2008 v1.2, IARC, version 1.2. Available at Non-Hodgkin lymphoma incidence statistics: In the EU and worldwide. Cancer Research UK http://www.cancerresearchuk.org/cancer-info/cancerstats/types/nhl/incidence/#world.. Accessed November 2012.

[xii] Gribben JG; How I treat indolent lymphoma. Blood 2007;109:4617-4626.

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