Sigarette elettroniche: l’ISS le boccia, per efficacia ed innocuità tutte da dimostrare
La relazione dell’Istituto superiore della sanità stronca l’alternativa alla bionda. “Chiarire sulla tossicità. Non verificata l’utilità del prodotto nell’aiutare i fumatori a smettere”. Il ministro della salute Renato Balduzzi:”Alta attenzione su rischi”
ROMA – L’Istituto superiore di sanità boccia le sigarette elettroniche con nicotina. Brutte notizie dunque per i fumatori che pensavano di aver trovato un rimedio al vizio del fumo. Secondo gli esperti dell’Iss, l’efficacia di questo prodotto è infatti “ancora tutta da dimostrare”. Ma non si ferma qui. L’Istituto vuole capire anche eventuali rischi per la salute dei consumatori. Questo, in sintesi, il contenuto della relazione dell’Iss, in risposta a un parere richiesto nei mesi scorsi dal ministro della Salute Renato Balduzzi, sulle sigarette elettroniche.
“L’atteggiamento che si vuole suggerire – dichiara Roberta Pacifici, direttore dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Iss – è un atteggiamento di prudenza a difesa del consumatore. Non è infatti ancora dimostrata l’efficacia del prodotto nell’aiutare i fumatori a smettere. Inoltre ci sono elementi che devono essere chiariti riguardo la tossicità di questo prodotto. Possiamo dire che la sigaretta elettronica è meno tossica di quella tradizionale, ma non si può affermare che sia del tutto innocua”.
La sigaretta elettronica, dunque, non è la panacea al vizietto: l’efficacia è ancora tutta da dimostrare, e, secondo l’Iss, dovrebbe passare una serie di controlli e verifiche che al momento non sono previsti. Qualora si dimostrasse l’efficacia, la sigaretta elettronica contenente nicotina “dovrebbe essere comunque trattata – aggiunge Pacifici – come tutti gli altri prodotti sostitutivi del fumo tipo gomme da masticare, cerotti. Vale a dire come dispositivi medici”. L’Iss, nella sua relazione, raccomanda inoltre l’inserimento all’interno delle confenzioni di un foglietto di avvertenze. “Un foglio dettagliato”, sottolinea la direttrice dell’Iss. “Ora – conclude Pacifici – le uniche avvertenze riguardano il divieto per i minori di 16 anni e la raccomandazione di tenere il prodotto lontano dalla portata dei bambini”.
Il ministero della Salute conferma di aver ricevuto un aggiornamento scientifico sulla pericolosità delle sigarette elettroniche contenenti nicotina. Il testo contiene, secondo una nota del dicastero, una “valutazione del rischio” per la salute umana delle sigarette elettroniche che contengono nicotina, effettuata sulla base di un complesso algoritmo. L’Iss conclude che le sigarette elettroniche contenenti nicotina “presentano potenziali livelli di assunzione di nicotina per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane età”. Per il ministro Renato Balduzzi, “lo studio conferma il grande livello di attenzione verso tutti i fattori di rischio, nel quadro della più ampia battaglia della prevenzione che quest’anno il ministero ha rafforzato. Il principio di prevenzione e il principio di precauzione sono i due riferimenti della nostra azione politica e amministrativa”.
Il rapporto dell’Iss fa riferimento a quanto affermato dall’Organizzazione mondiale della sanità. “L’Oms ritiene che sebbene i produttori vendano gli Ends (Electronic Nicotine Delivery System) come dispositivi efficaci che aiutano a smettere di fumare, a oggi non esiste evidenza scientifica sufficiente a stabilirne la sicurezza d’uso e l’efficacia come metodo per la disassuefazione da fumo e andrebbero regolamentati come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti da tabacco”. Il ministero della Salute “segue da tempo l’evoluzione delle conoscenze sulla materia” e ha emanato, nel febbraio 2010, prescrizioni per l’etichettatura di tutti i prodotti, in particolare relativamente alla concentrazione di nicotina, alla presenza dei simboli di tossicità e alla necessita di tenere tali prodotti lontano dai bambini. Inoltre, il ministro Balduzzi ha adottato il 4 agosto 2011 un’ordinanza, reiterata recentemente (il 28 settembre 2012) per sei mesi, che ne vieta la vendita a minori di 16 anni. L’approfondimento all’Iss è stato chiesto in seguito a tale reiterazione. L’Iss avverte che “gli studi disponibili sull’efficacia delle sigarette elettroniche contenenti nicotina come prodotti per la disassuefazione al fumo non possono essere ritenuti conclusivi”. L’aggiornamento scientifico dell’Iss si basa altresì su 37 studi scientifici mondiali sull’argomento, citati nella bibliografia allegata al documento.