Tumori: il gioco chiave delle belle emozioni nella guarigione dal cancro
Non solo predisposizione genetica e fattori di rischio dettati da determinati atteggiamenti (fumo, cattive abitudini alimentari, inquinamento ambientale). Per quanto riguarda lo sviluppo del cancro, infatti, un terzo elemento in gioco di fondamentale importanza sono le emozioni. Il che spiegherebbe, almeno in parte, perché alcuni individui con tutti i fattori di rischio non sviluppano alcuna neoplasia mentre altri, senza alcun fattore di rischio, sì. A parlare del ruolo delle emozioni nell’insorgenza dei tumori è «Il potere anticancro delle emozioni. Da un medico oncologo, un nuovo sguardo sull’insorgenza e la cura della malattia» (edizioni Urra), il nuovo libro di Christian Boukaram, medico oncologo e professore universitario di neurologia a Montreal, in Canada.
Basandosi sui risultati di ricerche condotte in ambiti di avanguardia della scienza – epigenetica, fisica quantistica, neurologia – il volume incoraggia a cambiare il modo in cui si affronta la malattia oncologica: «Sono un oncologo e sono orgoglioso di lavorare ogni giorno per il perfezionamento delle tecniche che trattano il cancro, ma sono anche convinto che otterremo dei vantaggi se modificassimo alcune convinzioni al fine di migliorare la qualità delle cure somministrate ai pazienti – scrive Boukaram nell’introduzione del libro -. Ci sono prove sufficienti che dimostrano che il malessere non solo nuoce alla qualità della vita, ma può anche influenzare negativamente i risultati medici. Come medico, sono fermamente convinto che ignorando le informazioni emerse dalle ultime ricerche andrei contro il mio dovere».