Il Virus dell’HIV potrebbe avere origini ben più profonde nel tempo
Le origini del virus dell’Hiv potrebbero essere molto più antiche di quanto si sia pensato fino ad oggi. Secondo uno studio pubblicato su Plos Pathogens dai ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle (Stati Uniti) il virus responsabile dell’Aids, che è passato dallo scimpanzé all’uomo all’inizio del ventesimo secolo, originerebbe da virus simili a quelli responsabili di sindromi da immunodeficienza acquista che infettavano primati diversi dall’uomo già tra 5 e 12 milioni di anni fa.
Fino ad oggi la comparsa del microbo responsabile dell’immunodeficienza umana era stata datata a qualche decina di migliaia di anni sulla base del confronto fra le sequenze genetiche dell’Hiv e quelle di virus simili, i cosiddetti lentivirus.
I ricercatori di Seattle hanno invece basato i loro calcoli su un altro parametro, i cambiamenti in un gene del sistema immunitario dell’ospite indotti proprio dall’infezione da parte dei lentivirus. Questo gene ha seguito un’evoluzione parallela a quella del gene del virus che protegge il microbo dal sistema immunitario dell’ospite. L’esistenza di questa associazione ha permesso agli scienziati di stabilire che i lentivirus hanno iniziato ad infettare i primati non più tardi di 5-6 milioni di anni fa e, forse, addirittura 12 milioni di anni fa.
I risultati ottenuti confermano che virus simili l’Hiv in grado di infettare varie specie di scimmie sono in discendenti di microbi che, infettando i primati, hanno plasmato la capacità del sistema immunitario di combattere le infezioni.
“Sono più di 40 le specie di primati non umani nell’africa sub-sahariana ad essere infettate con ceppi di virus correlati all’Hiv – ha precisato Michael Emerman, coautore della ricerca -. Dato che alcuni di questi virus potrebbero essere in grado di infettare anche l’uomo è importante conoscere le loro origini”.