Infartuati: nei primi mesi a rischio depressione
Infartuati piu’ a rischio depressione secondo un nuovo studio dell’Universita’ di Lussemburgo. “Le persone sopravvissute a un attacco cardiaco triplicano le possibilita’ di ammalarsi di depressione durante i primi sei mesi dopo l’incidente rispetto alle persone che non soffrono di patologie cardiache”, ha spiegato l’autore della ricerca Claus Vaele, docente di Clinical and Health Psychology, “una depressione che se e’ trascurata dal medico e non e’ trattata con alcuna terapia finisce per peggiorare la prognosi del paziente”. Lo studio “Cardiac Threat Appraisal and Depression after First Myocardial Infarction” e’ stato pubblicato sul sito www.uni.lu e ha coinvolto trentasei pazienti intervistati dal quinto al cinquantesimo giorno dal primo attacco di cuore, dai sei a otto settimane dopo e nuovamente dopo sei mesi.
I test prevedevano domande sullo stato di benessere psico-fisico e di gratificazione generale, al lavoro e in famiglia. I risultati dimostrano per la prima volta che chi ha subito un attacco cardiaco ha tre volte in piu’ le possibilita’ di ammalarsi di depressione durante i mesi successivi all’evento traumatico. Lo studio ha, inoltre, rilevato che se i medici trascurano l’insorgere della patologia psichiatrica, questa costituira’ un ulteriore fattore di rischio per la salute dei pazienti cardiopatici.