Nuova analisi dell’Economist Intelligence Unit sull’Epatite C: gestire “l’epidemia silenziosa” richiede una politica dell’innovazione a livello globale

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– Gli esperti raccomandano un “approccio globale” per la lotta alla patologia –

Londra, 15 Gennaio 2013 – Pubblicata oggi una nuova analisi dell’Economist Intelligence Unit dal titolo “L’Epidemia Silenziosa: affrontare l’Epatite C con la politica dell’innovazione” (The Silent Pandemic: Tackling Hepatitis C with Policy Innovation), realizzata con il grant educazionale di Janssen, che sottolinea l’urgente bisogno nei Paesi di tutto il mondo di sviluppare strategie condivise per far fronte ad una crescente emergenza sociale ed economica rappresentata dall’Epatite C (HCV).1

Mentre la portata totale dell’epidemia è ancora sconosciuta a causa della mancanza di dati, la World Health Organization (WHO) stima che nel mondo vi siano circa 150 milioni di persone che attualmente vivono con l’epatite C, una malattia infettiva causata dal virus HCV che colpisce il fegato.2  Di queste, più di due terzi sviluppano malattie epatiche croniche che, in un caso su 5, si trasformano in cirrosi. L’epatite C è anche la prima causa al mondo di trapianto di fegato e negli Stati Uniti la patologia determina ormai un numero maggiore di morti rispetto all’HIV.1

“L’analisi evidenzia che a livello mondiale, nonostante il peso significativo dell’epatite C, i governi non sono riusciti a rallentare la diffusione e l’impatto della patologia” afferma Charles Gore, Presidente della The World Hepatitis Alliance. “Sia nei Paesi avanzati che in quelli in via di sviluppo il reale costo dell’epatite C in termini di vite umane ed impatto economico continuerà a salire a meno che i politici si confrontino subito su questa emergenza di salute pubblica”.

Nonostante gli effetti devastanti dell’epatite C, nel documento si afferma che la patologia è ora considerata prevenibile e in gran parte curabile grazie ai recenti progressi nello sviluppo di nuove terapie.1 Il report rileva che, comunque, se una minima parte di pazienti, il 10%, è attualmente sottoposta a un trattamento, c’è una notevole disparità nell’accesso alle cure tra i vari paesi.1

Di conseguenza, l’analisi invita i Paesi ad adottare un “approccio globale” che tenga conto delle esigenze locali e delle risorse disponibili. Tale approccio include: 1

  • Sorveglianza effettiva della patologia per creare un quadro preciso del problema e assicurare lo sviluppo di politiche efficaci. Il rapporto afferma che troppi pochi Paesi – avanzati e non – hanno condotto di recente studi epidemiologici necessari alla realizzazione di politiche efficaci a livello nazionale, oltre che a livello locale. In 16 Paesi della sola Unione Europea, i dati epidemiologici a disposizione sono scarsi o inesistenti. 1
  • Una migliore consapevolezza del pubblico è necessaria ad aiutare a rimuovere lo stigma associato a questa patologia e a creare un maggiore conoscenza del virus HCV. 1 Un’indagine condotta dalla European Liver Patients Association ha verificato che il 20% dei pazienti affetti aveva sentito parlare di epatite B o C prima di ricevere la diagnosi.1 (I risultati complete dell’indagine dell’ ELPA sono disponibili all’indirizzo: http://www.hepbcppa.org/wp-content/uploads/2011/11/Report-on-Patient-Self-Help.pdf).
  • Misure per la prevenzione dei comportamenti a rischio e per l’educazione, di coloro che sono già infetti, alla scelta di stili di vita salutari. La relazione sollecita, inoltre, misure per la prevenzione della trasmissione del virus all’interno delle strutture dei sistemi sanitari, che rappresentano la principale via di trasmissione dell’HCV nei paesi in via di sviluppo. 1
  • Metodi innovativi per comunicare con i pazienti così da garantire a coloro che sono in terapia di ottenerla prima che raggiungano lo stadio terminale della patologia. 1

“La relazione sottolinea che ogni Paese presenta bisogni e risorse differenti; raccomandiamo quindi alla sanità pubblica e a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’epatite C di contribuire ad aumentare la consapevolezza della malattia e di cercare i mezzi utili a fornire un trattamento efficace ai pazienti più bisognosi” afferma Gaston Picchio, Hepatitis Disease Area Leader di Janssen. “Janssen è impegnata a lavorare con la comunità HCV e continuerà a collaborare con gli operatori sanitari, i funzionari governativi e le associazioni dei pazienti di tutto il mondo, al fine di eliminare l’epatite C, un paziente alla volta

L’Epatite C

L’epatite C è una patologia infettiva virale che colpisce il fegato. 3,4 Si stima che, nel mondo, le persone affette siano 150 milioni 2 e che ogni anno vengano infettati tra i tre e i quattro milioni di individui, costituendo un pesante fardello per chi ne è colpito e per la società nel suo complesso.5 Le stime indicano che l’epatite C sia stata in Europa, nel 2002, responsabile del decesso di più di 86.000 persone e di 1,2 milioni di anni di vita persi per disabilità (DALY) (ultimi dati disponibili).6 L’epatite C cronica può portare allo sviluppo di tumore epatico e altre malattie del fegato serie e fatali.7 Circa un quarto dei trapianti di fegato eseguiti nei 25 Paesi europei nel 2004 sono stati attribuiti a questa patologia (ultimi dati disponibili).6
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Informazioni su Janssen

Janssen è un’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson fortemente impegnata nel dare risposte concrete ai principali bisogni clinici che non hanno ancora trovato un’adeguata soluzione terapeutica nel settore oncologico, in quello immunologico, nelle neuroscienze, nelle malattie infettive e nei vaccini, nell’ambito cardiovascolare e metabolico.

Guidati dal nostro impegno rivolto verso i pazienti, sviluppiamo soluzioni terapeutiche innovative, prodotti e servizi per aiutare le persone di tutto il mondo.

Per maggiori informazioni visitare il sito http://www.janssen-italia.com

Bigliografia:

  1. Economist Intelligence Unit.  The Silent Pandemic: Tackling Hepatitis C with Policy Innovation. January 2012
  2. World Health Organization. Hepatitis C Fact Sheet. Available at: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs164/en/index.html. Accessed December 2012
  3. Simin, M et al. Cochrane systematic review: pegylated interferon plus ribavirin vs. interferon plus ribavirin for chronic hepatitis C. Alimentary Pharmacology & Therapeutics. 2007; 25(10):1153-62.
  4. Centres for Disease Control and Prevention. Hepatitis C FAQs. [cited 2009 Dec 17] Available from: http://www.cdc.gov/hepatitis/C/cFAQ.htm#transmission
  5. WHO. State of the art of vaccine research and development. Viral Cancers. Available from http://www.who.int/vaccine_research/documents/Viral_Cancers.pdf. Accessed December 2012
  6. Mühlberger, N et al. HCV-related burden of disease in Europe: a systematic assessment of incidence, prevalence, morbidity, and mortality. BMC Public Health. 2009; 9(34):1-14.
  7. Lang K, Weiner DB. Immunotherapy for HCV infection: next steps. Expert Review of Vaccines 2008;7(7): 915-923.

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