Una pianta contro le intossicazioni alimentari

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Ceratonia_siliqua

Un estratto di foglie di Carrubo è stato scoperto possedere spiccate proprietà antibatteriche efficaci nel trattamento delle intossicazioni alimentari anche gravi come, per esempio, quelle causate dalla listeria.Ceratonia_siliqua
C’è una pianta spontanea sempreverde diffusa prevalentemente nel bacino del Mediterraneo, del Portogallo, Arabia e Marocco, che si trova tuttavia anche in Italia: cresce infatti allo stato spontaneo nelle regioni del Sud, ed è stata naturalizzata in Toscana.
E’ il Carrubo (Ceratonia siliqua L.), che produce le famose carrube, e i cui semi sono altresì noti per essere utilizzati come surrogato del cacao. Quello che forse non era tuttavia noto a tutti è che le sue foglie contengono invece delle sostanze attive con spiccate proprietà antibatteriche (o antibiotiche).

Questa pianta, in un recente studio condotto in team dalla dottoressa Valentina Coroneo, del Dipartimento di Scienze Ambientali, Agrarie e Biotecnologie Agroalimentari dell’Università di Cagliari – e pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry (della ACS) – ha mostrato di possedere la capacità di combattere le infezioni batteriche, come quelle derivanti da intossicazioni alimentari tipo la listeriosi.

La listeria (L. monocytogenes), il batterio responsabile della listeriosi, è un agente patogeno che provoca un’intossicazione alimentare potenzialmente letale: sono infatti molti ancora i casi di morte nel mondo dovuta proprio a questo batterio. In genere l’infezione si contrae per mezzo di alimenti di origine animale che ne siano stati contaminati.

Il trattamento tradizionale avviene con l’uso di antibiotici, tuttavia, come ormai dimostrato, il problema della resistenza diviene sempre più fonte di insuccessi nelle cure. Da qui, la necessità di trovare delle alternative naturali, quanto efficaci, che possano essere utilizzate non solo per la cura, ma anche per la conservazione degli alimenti e dunque prevenire le infezioni, sottolineano i ricercatori.

La scelta del team di ricerca, composto anche dai dottori Aissani N., Fattouch S. e Caboni P., di analizzare gli effetti di un estratto di foglie di Carrubo è avvenuta dopo l’aver constatato che questa pianta era considerata possedere proprietà antibatteriche. Tuttavia, ancora nessuna ricerca aveva testato gli effetti antibatterici sul bacillo della listeria.
I test condotti in laboratorio hanno mostrato che l’estratto di foglie di Carrubo ha inibito sia la crescita di tutta una serie di microrganismi che anche quella della listeria.
I risultati positivi, in questa fase dello studio, saranno osservati e possibilmente replicati analizzando gli effetti dell’estratto metanolico di foglie di Carrubo (MECL) direttamente su diversi tipi di alimenti che in genere possono venire contaminati dal batterio come, per esempio, i formaggi, la carne e il pesce.

Un metodo empirico di profilassi, nel caso di dubbio, è quello di cuocere adeguatamente gli alimenti: questa procedura è in grado, in linea generale, di uccidere i batteri.
Infine, una curiosità: il cioccolato prodotto con i semi di questa pianta non è tossico per i cani, poiché non contiene caffeina e teobromina.
(La Stampa.it)

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