Post-interventi coronarici a rischio se seguiti da sanguinamento

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Grandi sanguinamenti che seguono interventi coronarici percutanei sono associati a una maggiore mortalita’. Lo studio del Saint Luke’s Mid America Heart Institute di Kansas City e’ stato pubblicato su JAMA. Gli scienziati hanno esaminato 3,3 milioni di interventi coronarici percutanei (Pci), ossia procedure come l’angioplastica con ”palloncini” oppure l’applicazione di stent usati per allargare le arterie coronariche. I risultati hanno mostrato che importanti sanguinamenti si legavano a un maggior rischio di mortalita’ ospedaliera, con un 12 per cento di morti dopo Pci che erano legati a complicazioni sorte in seguito a sanguinamento. ”Il sanguinamento e’ la complicazione non-cardiaca piu’ comue della Pci.coronarie E’ associato con morte a lungo o breve ternine, inaryi al miocardio non fatali, ictus, necessita’ di trasfusioni, prolungamento dell’ospedalizzazione.
Per contrastarlo si possono usare strategie come quelle che fanno uso di anticoagulante bivalirudina”, ha spiegato Adnan K. Chhatriwalla, fra gli autori della ricerca. Gli scienziati hano scoperto che i paieti con importanti sanguinamenti avevano una significativamente piu’ alta mortalita’ ospedaliera rispetto agli altri: 5,3 per cento contro 1,9 per cento.

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