Stamina Foudation, Consulcesi: blocco cure immotivato, bisogna garantirle a tutti

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”E’ urgente dare a tutti la possibilita’ di ricorrere alle cure del protocollo Stamina Foundation, garantendo cosi’ un’uniformita’ di trattatamento a tutti i pazienti a livello nazionale”.stamina_foundation E’ l’appello lanciato da Consulcesi, associazione di tutela e difesa dei diritti dei medici, in merito alla vicenda delle cure attraverso l’infusione di cellule staminali per le persone affette da gravi patologie. Un appello che arriva alla luce della seconda infusione a cui e’ sottoposta in queste ore Sofia, la bambina di tre anni e mezzo affetta da leucodistrofia metacromatica, malattia degenerativa terminale che porta a una progressiva paralisi e cecita’. Per Consulcesi, che conta 40mila associati in Italia, serve ”un intervento legislativo e che il ministero della Salute dia una direzione uniforme, superando le diverse interpretazioni dei tribunali, che costringono i pazienti a spese legali onerose e al rischio di vedersi negato un diritto fondamentale”.

”Come associazione – sottolinea Tortorella – siamo impegnati da 15 anni nel settore della ricerca, sostenendo progetti per l’impiego delle cellule staminali attraverso la onlus Futura Ricerca. Queste cellule sono le candidate piu’ promettenti per sconfiggere le patologie piu’ gravi, ma e’ necessario che la ricerca continui, senza essere ostacolata da una burocrazia cieca”. In merito alle osservazioni di Telethon e del presidente del Comitato trapianti del Consiglio d’Europa, Nanni Costa, sulla mancanza dei presupposti della cura, Tortorella afferma: ”Non spetta a me rispondere alle singole accuse, ma sono fiducioso che un’adeguata sperimentazione potra’ avallare un programma che, come si e’ visto in tanti casi recenti, porta risultati effettivi ,la sperimentazione serve a questo”. ”Vedremo – ha aggiunto Tortorella – se il Tar della Lombardia, sezione di Brescia, accogliera’ il ricorso per annullare i provvedimenti dell’Aifa e permettera’ ai pazienti di accedere alle cure senza la necessita’ di ricorrere in giudizio”.

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