Tumori al naso: con immagini HD e in 3D, per interventi praticamente invisibili
I numeri sono pochi, anche se in aumento: 300 casi all’anno, 1 ogni 100 mila abitanti. Ma le tecniche chirurgiche di intervento per i tumori del naso e paranasali – un tumore nel 42% dei casi professionale, dovuto all’esposizione ad agenti tossici (polveri, solventi organici, metalli) e con prevalenza maschile (2,9%) – fanno scuola e aprono nuovi orizzonti: sfruttare le vie anatomiche naturali per raggiungere il bersaglio chirurgico, con una migliore qualita’ dell’immagine in alta definizione (HD) e l’acquisizione della terza dimensione (profondita’ in 3-D), e’ infatti divenuto il moderno approccio della chirurgia endoscopica. La tecnica e’ oggi applicata nell’80% dei casi al trattamento delle malattie infiammatorie nasosinusali e benigne del basi-cranio e, in casi selezionati, anche per la malattia maligna. A certificarlo sono gli ottimi benefici: eradicazione quasi completa del tumore (nelle situazioni piu’ favorevoli e con minore compromissione fino all’80% di malattia), possibilita’ di interventi in day hospital per la patologia infiammatoria, con anestesia locale, rapido recupero e traumatismi quasi invisibili. Non meno importanti sono i vantaggi per la patologia maligna: miglioramento a un anno in termini di qualita’ della vita e di sopravvivenza media (di norma a 5 anni e’ del 47% negli uomini e 51% nelle donne), riduzione di complicanze perioperatorie. Le novita’ tecnologiche e chirurgiche, sono sviluppate tutte in direzione della mininvasivita’, dell’imaging per la migliore definizione dell’estensione dei tumori per l’identificazione dei sottotipi di malattia.In validazione anche l’utilizzo del robot, tecnica promettente ma ancora ‘ingombrante’ per i seni paranasali e la base cranio.
La tecnologia e le procedure chirurgiche ed endoscopiche emergenti saranno presentate, a partire da oggi, nei sette giorni dell’International Biennale Milano Masterclass all’Auditoriun del Sole 24Ore.