Vino rosso anti-cancro, ma per l’effetto non ne bastano 100 bicchieri al giorno
Un potente anticancro. Il vino rosso contiene un composto naturale, ilresveratrolo, che è in grado di attivare una proteina umana, la sirtuina 1 (SIRT1), che ripara il Dna e protegge dal cancro e dall’invecchiamento. La nuova conferma arriva dalla rivista Science con uno studio che ha sperimentato sui topi gli effetti del resveratrolo, sostanza presente nella buccia dell’uva.
“Abbiamo scoperto che c’è un aminoacido in SIRT1 che media l’attivazione della proteina attraverso piccole molecole sia in laboratorio che negli organismi viventi”, spiega David Sinclair della Harvard Medical School. Queste molecole vengono chiamate STACs e la scoperta consentirà di sintetizzare un attivatore della proteina. Le sirtuine, infatti, sono una parte del patrimonio genetico coinvolta nel controllo di alcuni processi cellulari critici, come l’infiammazione e la riparazione del Dna.
Sono stati scoperte anche nel lievito di birra, che infatti è uno dei candidati per ampliare i benefici dietetici per il Dna. Con il vino rosso, ricco di resveratrolo, ma no abbastanza. Attenzione, spiegano i ricercatori, “il vino rosso ha solo pochi milligrammi di resveratrolo” e quindi è inutile aumentare la dose, perché ne “servirebbero oltre 100 bicchieri al giorno per ottenere gli stessi risultati ottenuti in laboratorio sui topi”. Con pericolosi, oltre che sgradevoli, effetti collaterali.