Botox, spesso motivo di depressione, mutilante di espressioni
Lo studio dell’Università di Cardiff. Le punturine ‘surgelano’ i muscoli della faccia e impediscono i movimenti spontanei. In questo modo ‘tagliano’ quei segnali che arrivano al cervello quando ridiamo e ci sentiamo più felici. Una scoperta che non piacerà alle star di Hollywood botulino-dipendenti
Nicole Kidman è una delle star che negli ultimi anni ha abusato del botulino, ma che poi si è “pentita”
TAG botox e depressione, lifting, Università di Cardiff, Universita’ di Hannover, Università di Basilea, British Association of Aesthetic Plastic Surgeons CONTRORDINE anche se regala l’illusione di essere più giovani e belli, il botox potrebbe farci deprimere. Le signore che scelgono le famose iniezioni per sbarazzarsi di qualche rughetta hanno più possibilità di ammalarsi di depressione. Il trattamento ringiovanente ‘surgela’ i muscoli del viso e blocca i segnali che mandiamo al cervello quando ridiamo. Tutto questo ci rende meno felici. Un problema per centinaia di migliaia di persone che hanno scelto questa pratica, ma soprattutto per le star di Hollywood, visto anche il loro uso disinvolto e spesso eccessivo del botulino. Tireranno un sospiro di sollievo invece le attrici e gli attori che hanno scelto di invecchiare in modo naturale, rinunciando a questa tecnica ‘ammazza rughe’, o quelle che dopo averla scelta si sono pentite.
Lo studio. Degli effetti negativi di questa sostanza sull’umore è più che mai convinto Michael Lewis, psichiatra dell’Università di Cardiff che ha coordinato lo studio. Eppure proprio lui in una ricerca precedente era arrivato a conclusioni opposte, spiegando che proprio perché il botulino non permette di aggrottare le ciglia alla fine finisce per rendere le persone più allegre.
Stop alle espressioni spontanee. Nel suo ultimo test Lewis ha seguito 25 donne che avevano combattuto ‘a colpi di botox’ le zampe di gallina sul viso. Ognuna di loro aveva sintomi depressivi a due o quattro settimane dall’intervento. Gli studiosi hanno rilevato che le signore che si erano sottoposte al lifting avevano più del 50% di possibilità di ammalarsi rispetto a quelle che non lo avevano fatto. “L’espressione che abbiamo sul viso influenza il nostro umore. Sorridiamo perché siamo felici, ma il fatto stesso di sorridere e di muovere il viso ci regala buonumore – spiega Lewis – . Il botox blocca i movimenti del viso e le espressioni spontanee. Fra l’altro è stato dimostrato che le persone che hanno fatto un lifting alla fronte assumono atteggiamenti completamente diversi rispetto al passato. Assumono un atteggiamento ingenuo, perché non possono più sollevare le sopracciglia per la sorpresa e lo scetticismo”.
Le cure dopo l’infarto. Charles Nduka, membro della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, ha seguito da vicino gli studi di Lewis e soprattutto i suoi lavori sulle alterazioni della mimica facciale alle persone colpite da infarto o da gravi malattia. “Permettere alle persone di tornare a sorridere come prima ha effetti positivi sul viso, per questo è importante che la persona muova liberamente i muscoli del viso”.
Conclusioni opposte. Le ultime conclusioni di Lewis in materia si scontrano non solo sulla sua prima ricerca, ma anche con uno studio precedente di un gruppo di ricercatori delle Universita’ di Hannover e di Basilea, secondo il quale le iniezioni di botox nella fronte porta ai primi sintomi della depressione. Il test, durato 16 settimane su un campione di 30 persone malate di depressione e sulle quali farmaci ad hoc non avevano avuto effetto, sono state sottoposte per metà a iniezioni di botox nella fronte e all’altra meta’ una dose di placebo. I risultati alla sesta settimana hanno dimostrato che chi ha ricevuto il botox ha migliorato il suo stato di benessere.
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