Dal direttore dell’AIFA parole importanti sul ruolo del farmacista ma occorre contrastare la crisi che si abbatte sul servizio farmaceutico

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fofi“Non si può che concordare con il direttore generale dell’AIFA: agire sullo stile di vita per ridurre il consumo di farmaci e migliorare l’aderenza alle terapie sono due punti irrinunciabili per il governo della spesa sanitaria e per salvaguardare il Servizio sanitario nazionale” dice il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli a commento dell’intervista rilasciata dal professor Luca Pani al periodico Omeca. “Ed è importante che il professor Pani abbia citato, accanto ai medici di famiglia, i farmacisti come protagonisti dell’opera necessaria a raggiungere questi obiettivi.

Non a caso la Federazione degli Ordini sta promuovendo da tempo la sperimentazione sul campo di quelle prestazioni che possono aumentare l’adesione alla terapia. Tuttavia” prosegue Mandelli “i farmacisti di comunità rischiano di non poter svolgere né questa né le altre funzioni a tutela della salute dei cittadini se non si attueranno misure adatte a contrastare la grave crisi che ha colpito le farmacie. Assistiamo oggi alle prime chiusure, ma è da molti mesi che assistiamo a riduzioni del personale a causa della sempre minore redditività delle farmacie, che rischia di innescare una grave crisi occupazionale. E’ fondamentale, quindi, che si riprenda il cammino per la riforma della remunerazione, così da poter anche portare in farmacia i medicinali innovativi. Se non si agisce in questo senso, si  può perdere non soltanto la capillarità del servizio farmaceutico, ma anche l’apporto di migliaia di professionisti della salute da sempre vicini al cittadino e oggi più che mai indispensabili per raggiungere gli obiettivi indicati dal professor Pani”.

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