Epatite: virus antenati rilevati in roditori e pipistrelli
Un team di ricercatori della Mailman School of Public Health della Columbia University ha individuato virus simili a quello dell’epatite C nei pipistrelli e nei roditori. La scoperta potrebbe avvalorare la teoria secondo la quale il virus dell’epatite C (HCV) – una delle principali cause di insufficienza epatica e cancro al fegato – abbia avuto origine tra la fauna selvatica e sia saltato attraverso le specie fino ad infettare l’uomo. In due nuove indagini pubblicate sulla rivista Pnas ed mBio, gli studiosi statunitensi hanno rilevato la presenza di due parenti “stretti” del virus HCV tra pipistrelli e roditori. Si tratta dell’hepacivirus e del pegivirus, virus simili a quelli che infettano gli esseri umani che potranno fornire inedite informazioni sulle origini dell’HCV e consentire lo sviluppo di nuovi trattamenti da testare sugli animali con lo scopo ultimo di progettare vaccini efficaci per debellare la diffusione della pericolosa patologia che infetta oltre duecento milioni di persone nel mondo. Alcuni tipi di hepacivirus e pegivirus infettano, invece, circa una persona ogni cinquanta. Le due tipologie rilevate negli animali sono risultate strettamente correlate a quelle che colpiscono l’uomo.