AIDS e HIV: nuovo test messo a punto per trovare gli anticorpi

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I virologi statunitensi hanno sviluppato un nuovo test per identificare gli anticorpi presenti nell’organismo delle persone infette dal virus dell’HIV, quello che causa l’AIDS. Questa scoperta può accelerare lo sviluppo di un vaccino contro il temibile virus

Identificare gli anticorpi che combattono l’infezione da HIV nell’organismo è la nuova via che intendono percorrere gli scienziati impegnati nella lotta all’AIDS, la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita causata proprio dal noto virus.hiv-antibodies

E’ partita dunque da questa esigenza la ricerca che ha condotto gli scienziati del NIAID, il National Institute of Allergy and Infectious Diseases, a sviluppare un nuovo test per individuare e identificate gli anticorpi contro l’HIV.
Questi anticorpi sono assai attivi contro i virus, e sono potenzialmente in grado di prevenire la maggior parte delle infezioni dai diversi ceppi virali.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science, e sono promettenti al fine di progettare un vaccino che sia efficace nella prevenzione dell’infezione da HIV.
Una grande sfida per la medicina che, a oggi, ha a disposizione metodi che non consentono una agevole rilevazione degli anticorpi. Per poter determinare quali, come e dove questi anticorpi agiscono, allo stato attuale, sono necessarie grandi quantità di sangue e molti donatori – piuttosto difficili da trovare e assai dispendioso.

Il nuovo test, come dichiarato dai ricercatori, consente invece di determinare in modo accurato gli anticorpi attivi contro l’HIV presenti nel sangue, senza il bisogno di grandi campioni di fluido.
Difatti, il nuovo test – che rivela l’impronta digitale degli anticorpi – si basa su un algoritmo matematico che sfrutta in realtà il grande database sugli anticorpi creato negli ultimi anni.
Con questo metodo, spiegano i ricercatori, si può valutare quale ceppo virale può essere neutralizzato da un determinato anticorpo e con quale capacità. Gli anticorpi, infatti, che attaccano la stessa parte del virus tendono ad avere la stessa impronta.

Il dottor John R. Mascola e colleghi, in questo studio, hanno valutato l’azione neutralizzante di 30 anticorpi su 34 diversi ceppi di virus HIV-1, utilizzando di campioni di sangue che contengono una miscela di anticorpi attivi contro l’HIV. Per mezzo dell’algoritmo, comparando le caratteristiche degli anticorpi analizzati con quelle contenute nel database, gli autori hanno calcolato quali erano gli specifici tipi di anticorpo e la proporzione di ognuno.

Una svolta importante quindi nella ricerca di nuove armi contro il pericoloso virus dell’HIV, ma anche per la prevenzione e trattamento di altre malattie infettive come, per esempio, l’epatite C o anche le varie forme di influenza divenute sempre più agguerrite e minacciose.

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