Diagnosi precoce del cancro: grandi progressi della ricerca UE

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Un progetto finanziato dall’UE si sta spingendo oltre i limiti nella cura contro il cancro, attraverso lo sviluppo di una tecnologia emergente basata su risonanza magnetica (RMT) e ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (HIFU).

I ricercatori stanno mettendo assieme HIFU guidati da RMT con la nanomedicina selettiva per fornire un pieno controllo spaziale e temporale del processo di rilascio del farmaco, permettendo di fornire le cure contro il cancro esattamente dove sono necessarie, quando sono necessarie.

Il progetto NANOSMART (“Smart Nano-systems for Advanced Cancer Therapy”) è costruito in base a due obiettivi principali. Il primo è la progettazione di nuovi vettori biocompatibili sensibili alla temperatura (ovvero vettori che non vengano rigettati dal corpo e che siano programmati per rilasciare il proprio carico quando cambiano le temperature) basati su nanosfere ibride inorganiche – organiche.

Il secondo obiettivo è quello di riuscire a eseguire valutazioni in vitro e in vivo del rilascio di farmaci guidato da RMT e innescato da HIFU. Il team che lavora al progetto ritiene che questa proposta rappresenti un’opportunità unica per una chemioterapia su misura, e sia quindi un significativo passo in avanti verso una cura migliore per il cancro.

Un’importante sfida che gli scienziati nel settore della ricerca sul cancro devono affrontare è quella di riuscire a diagnosticare la malattia abbastanza presto. Le statistiche hanno mostrato in modo inconfutabile una correlazione diretta tra diagnosi precoce del cancro e speranze di guarigione.

Una volta che la malattia è stata diagnosticata, tuttavia, c’è ancora la questione del prendere di mira in modo efficace le cellule colpite e del monitoraggio della progressione della malattia. Questo non è sempre semplice. Le convenzionali opzioni di trattamento possono a volte essere limitate nella loro efficacia, poiché le parti del corpo colpite sono molto difficili da raggiungere.

Inoltre, le cellule tumorali si stanno evolvendo incessantemente, con varietà metastatiche e resistenti a diversi farmaci. Queste richiedono quindi nuove strategie per contrastare questa malattia complessa e letale. Questo è il motivo per cui le soluzioni basate sulla nanotecnologia si stanno sviluppando a una simile velocità, e sono pronte a giocare un ruolo fondamentale negli interventi diagnostici e terapeutici.

Un compito di questi nuovi nanodispositivi intelligenti, in fase di sviluppo da parte del progetto NANOSMART, è quello di rilasciare i farmaci in modo più mirato rispetto ai mezzi convenzionali. Le difficoltà nel rilasciare i farmaci in modo efficace possono diminuire la forza dei trattamenti. Un vettore selettivo e sicuro per il rilascio di farmaci che possa essere mirato attivamente alle cellule maligne, e che dimostri un comportamento sensibile agli stimoli controllato da mezzi esterni, potrebbe rivoluzionare la cura contro il cancro. I nanosistemi multifunzionali possono essere usati per rilasciare una varietà di carichi, come farmaci antitumorali, geni e agenti imaging, per gli interventi sul cancro e per il monitoraggio.

Questo è quindi l’obiettivo del progetto NANOSMART, che continuerà fino al 2014. Il team del progetto sta attualmente lavorando allo sviluppo di mezzi di rilascio mirati in grado di rilasciare le necessarie dosi di farmaci chemioterapici in risposta ad aumenti della temperatura locale. Essi stanno aprendo la strada allo sviluppo di una tecnologia RMT nella convinzione che il nuovo rilascio di farmaci supportato e innescato da RMT migliorerà l’efficacia della chemioterapia e permetterà un migliore monitoraggio della malattia.

Il lavoro del progetto è fondamentale per due dei 10 temi del programma Cooperazione del 7° PQ; Salute e nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie produttive. L’attuale ricerca sui nanodispositivi intelligenti per il rilascio di farmaci richiede un approccio altamente multidisciplinare, con un impatto potenzialmente significativo sulle terapie avanzate. Vi è anche l’opportunità, promossa dal progetto, di ulteriori collaborazioni e di creare network tra gruppi europei e partner industriali.

Per maggiori informazioni, visitare:

Università di Utrecht
http://www.uu.nl

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