La cultura “di ferro” anti-anemia non è radicata tra le giovani in Italia

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Le ragazze italiane assumono poco ferro. Gli esperti dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano hanno indagato sulle abitudini alimentari dei più giovani, per capire se alcuni suggerimenti nutrizionali possano essere utili ad affrontare meglio questo periodo in cui inizia a farsi sentire il caldo, che porta con sé un po’ di stanchezza. Gli esperti si sono concentrati prevalentemente su un minerale: il ferro. L’indagine ha valutato l’apporto medio giornaliero e ha rilevato la frequenza di utilizzo degli alimenti che maggiormente lo contengono.Folic-acid-3D-balls

E’ stata scattata una foto alle abitudini di circa 5.500 persone, suddivise in maschi e femmine tra i 14 e i 18 anni e tra i 19 e i 45 anni – si legge in una nota – Dall’elaborazione dei dati è emerso che il campione analizzato assume mediamente circa 12 mg di ferro al giorno, ma vi è una significativa differenza tra femmine e maschi (10,54 mg contro 13,11 mg). Questa differenza è ancora maggiore tra gli adolescenti (14-18 anni), dove le ragazze assumono mediamente circa 11 mg, verso i 14,30 mg dei coetanei. La quantità raccomandata in età fertile si discosta molto da quella effettivamente introdotta dalle giovani ragazze. Infatti, i livelli di assunzione raccomandati per la nostra popolazione sono 12mg al giorno per i maschi e 18 per le donne in età fertile.

Analizzando le abitudini alimentari, emerge che 90% degli intervistati assume mediamente 3 volte alla settimana carne bovina e 2 volte alla settimana carne di pollo, tacchino o coniglio; il 20% del campione non consuma pesce e chi lo fa lo consuma non più di due volte a settimana. Emerge anche che le adolescenti mangiano significativamente meno carne rispetto ai coetanei maschi. I legumi sono poco apprezzati dai giovani e consumati da meno del 50% degli intervistati. Per quanto riguarda la verdura, i giovani prediligono l’insalata in foglia rispetto alla verdura a foglia verde e scura, più ricca di ferro. L’utilizzo di legumi e vegetali aumenta dopo i 18 anni.

“La carenza in ferro è responsabile dell’anemia sideropenia – spiega Michela Barichella, presidente di Brain and Malnutrition e membro del Comitato scientifico dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano – patologia molto diffusa in Europa, presente in circa il 20-30% delle donne in età fertile e adolescenti. Clinicamente, l’anemia da carenza di ferro si presenta con astenia, pallore e alcuni altri segni, quali la difficoltà di concentrazione, l’affaticabilità nel lavoro e nello studio”.

La stanchezza nelle giovani ragazze, la difficoltà di concentrazione e in alcuni casi anche la deflessione del tono dell’umore possono avere una causa organica come la carenza di ferro. Sarebbe utile non aspettare i sintomi conclamati dell’anemia sideropenica, ma cercare di prevenirla garantendo il giusto apporto del minerale con un’alimentazione corretta: consumare una volta al giorno, a pranzo o a cena, una porzione di carne o pesce; due porzioni di verdura al giorno; condire la verdura con limone o agrumi per rendere l’assorbimento del ferro di origine vegetale più disponibile; consumare una porzione di legumi almeno tre volte la settimana; prediligere alimenti integrali, come pasta e pane e mangiare cereali a colazione.

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