Quando la rinite allergica è causa d’insonnia

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Di giorno raffreddore, di notte insonnia. Un’insonnia causata dalla rinite allergica. L’impatto di questo disturbo allergico, infatti, è presente anche nelle ore notturne, secondo quanto rivela uno studio appena pubblicato su Current Allergy and Asthma Report. I sintomi della rinite allergica infatti si associano frequentemente ad una difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane ed anche ad una ridotta qualità del sonno. “Quest’ultimo può essere influenzato in vari modi, in particolare la rinite allergica è associata ai disturbi respiratori del sonno, come il russamento o la sindrome delle apnee ostruttive notturne, mediati per lo più dall’ostruzione nasale”, affermano i ricercatori guidati da Veronica González-Núñez del Dipartimento di Allergologia dell’Ospedale Quiron di Barcellona, in Spagna.
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L’indagine ha messo a nuda i diversi “costi” in termini di qualità della vita, di cure sanitarie, ma soprattutto ha messo in evidenza che la congestione nasale, se non adeguatamente prevenuta, ha degli effetti sui ritmi circadiani, quelli sonno-veglia, provocando sonnolenza durante il giorno, attività meno produttive e incrementando anche altre malattie associate, come quelle che coinvolgono la circolazione e il cuore.

E sul fronte del meteo polline si registrano significativi “movimenti” in questo periodo contrassegnato da picchi di caldo, vento alternati a piogge che mitigano in qualche caso gli effetti. Cresce la diffusione dei pollini di Betulla, Urticacee e della famiglia di faggio, quercia e castagno. Mentre si mantengono alti i “livelli di guardia” per le Graminacee in quasi tutta la Penisola, con un aumento dal Sud verso il Nord della fioritura degli Olivi.

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