Scoperto il batterio che può contrastare l’obesità, e vive nascosto nell’intestino
Si chiama Akkermansia muciniphilia e vive nel muco
L’obesità e i problemi metabolici ad essa associati potrebbero essere contrastati grazie ad un batterio che vive nell’intestino. Il suo nome è Akkermansia muciniphilia e a svelare le sue potenzialità è uno studio pubblicato si Pnas da un gruppo di ricercatori provenienti dalle Università di Helsinki (Finlandia), Wageningen (Paesi Bassi) e Lovanio (Belgio).
Recentemente gli stessi scienziati hanno scoperto che sia nei topi che nell’uomo tanto più questo batterio è abbondante, tanto minore è il peso corporeo. Questo nuovo studio ha dimostrato che i suoi livelli diminuiscono nei topi obesi o affetti da diabete di tipo 2. Non solo, un’alimentazione arricchita di prebiotici – sostanze che stimolano la crescita dei batteri amici della salute – normalizza i livelli del batterio e migliora il profilo metabolico degli animali. Infine, un trattamento a base di A. muciniphila contrasta i disturbi metabolici indotti da un’alimentazione ricca di grassi, accumulo di adipe, infiammazione e resitenza all’insulina inclusi.
A. muciniphila vive all’interno dello strato di muco che riveste la parte intestinale, dove è responsabile della degradazione di proteine note con il nome di mucine. La somministrazione ai topi obesi contrasta proprio la riduzione di questo strato di muco indotta dall’alimentazione aumentando, allo stesso tempo, i livelli intestinali di endocannabinoidi, molecole che partecipano al controllo dell’infiammazione, della sensibilità all’insulina e del metabolismo dei grassi e dell’energia.
Secondo gli autori “questi risultati forniscono la base di partenza per lo sviluppo di un trattamento che utilizzi questo colonizzatore del muco umano per la prevenzione o il trattamento dell’obesità e dei disturbi metabolici ad essa associati”.