Neuromodulazione, trattamento chirurgico e nuovi farmaci: come migliorare la vita del paziente con epilessia
ROMA, 12-14 GIUGNO 2013
ERGIFE HOTEL
VIA AURELIA 619
Roma, 12 giugno 2013 – Si apre oggi a Roma la 36a edizione del Congresso Nazionale della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE), il più importante appuntamento scientifico italiano su questa patologia che colpisce circa 500.000 persone nel nostro Paese, con 30.000 nuovi casi l’anno. | Il Congresso |
“Terapie farmacologiche innovative, trattamenti per la farmacoresistenza e chirurgia dell’epilessia al centro dell’edizione 2013 del Congresso – dichiara la Professoressa Gabriella Colicchio, Presidente del Congresso. Quasi 500 iscritti saranno presenti al nostro appuntamento annuale più importante, che vede la partecipazione di importanti relatori per un programma scientifico particolarmente denso, stimolante, ricco di seminari e video-session”. |
Prof.ssa Gabriella Colicchio – Presidente Congresso LICE |
Il Congresso si apre, dunque, con una panoramica sui progressi nelle terapie farmacologiche. In generale l’obiettivo della ricerca farmacologica è, da sempre, quello di trovare un farmaco antiepilettico “ideale”, efficace su gran parte delle forme di epilessia con minimi effetti collaterali. Purtroppo circa un terzo delle epilessie è resistente ai farmaci attualmente disponibili. Recentemente è stato approvato il midazolam per il trattamento in acuto delle crisi convulsive prolungate o in serie in soggetti con meno di 18 anni. La novità è nella somministrazione del farmaco che, attraverso la mucosa orale, garantisce un’estrema rapidità di azione ed una comoda somministrazione in situazioni di emergenza.
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I progressi nelle terapie |
“La Lega Italiana contro l’Epilessia – afferma il Prof. Roberto Michelucci, Presidente LICE – è da sempre attenta al miglioramento della diagnosi, della terapia e dell’assistenza alle persone con epilessia. L’epilessia è una patologia che comprende molte forme cliniche, alcune benigne altre invece che pongono seri problemi per quanto riguarda la possibilità di cura. Inoltre chi soffre di epilessia è spesso oggetto di pregiudizi e di discriminazione a livello sociale. Il nostro impegno, come LICE, è quindi sia favorire il progresso della ricerca scientifica che contribuire al miglioramento della qualità di vita dei pazienti”. | Prof. Roberto Michelucci, Presidente LICE |
Fra i temi della seconda giornata: la Neuromodulazione un approccio terapeutico che tende a correggere i disturbi funzionali del Sistema Nervoso Centrale tramite la stimolazione elettrica cerebrale. In epilettologia è riservata ai pazienti che non traggono beneficio dalla farmacoterapia e non possono essere sottoposti ad asportazione chirurgica delle aree epilettogene. La stimolazione elettrica riduce l’eccitabilità cerebrale dando così luogo potenzialmente ad una diminuzione del numero, della durata e della intensità delle crisi.
I vari siti stimolati tramite apparecchiature impiantabili chirurgicamente sono: nuclei cerebrali profondi (DBS), focus epilettogeno (Closed Loop) e Nervo Vago (VNS) che, con circa 70.000 pazienti trattati nel mondo, costituisce di gran lunga la tecnica neuromodulatoria più utilizzata. Pur non essendo in grado di dar luogo a un controllo completo delle crisi, le tecniche di neuro modulazione si associano ad una bassa percentuale di complicanze e, in una quota di pazienti, in particolare in età pediatrica, a una riduzione della frequenza delle crisi e a un miglioramento significativo nella qualità di vita.
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Neuromodulazione |
La giornata conclusiva del Congresso sarà dedicata al trattamento chirurgico delle epilessie. L’opzione chirurgica, nel corso degli ultimi decenni, si è dimostrata alternativa efficace e nello stesso tempo sicura per il controllo delle crisi in quei pazienti con epilessia focale che non traggono benefici dai farmaci antiepilettici.
Circa il 70% dei pazienti operati ottiene un controllo completo delle crisi con il trattamento chirurgico. L’assenza di crisi permette, in un secondo tempo, di ridurre e sospendere la terapia farmacologica e consente di recuperare un’autonomia personale fondamentale per il paziente che, ad un anno dall’intervento, potrà guidare e lavorare o, nei casi pediatrici, andare a scuola senza doversi assentare. Si calcola che, in Italia, almeno 7-8.000 pazienti l’anno potrebbero essere operati per rimuovere chirurgicamente la regione di corteccia cerebrale causa dell’epilessia parziale, ma attualmente il numero degli interventi è intorno ai 200-300. Uno degli obiettivi è quindi quello di potenziare, in Italia, i Centri per la Chirurgia dell’Epilessia, in modo da poter ridurre i tempi di attesa una volta appurata la farmaco-resistenza.
L’efficacia della chirurgia dipende non solo dall’accuratezza con cui i candidati a questo trattamento vengono selezionati, ma anche dalla precisione con cui il gesto chirurgico viene realizzato. Esperti di rilevanza internazionale faranno il punto della situazione e discuteranno dei possibili scenari futuri, ipotizzati in base allo sviluppo di strumenti diagnostici sempre più potenti e precisi e alla luce dei progressi tecnologici raggiunti nel campo delle neuro immagini e della diagnostica elettrofisiologica.
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Trattamento chirurgico dell’epilessia
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“Durante il nostro Congresso si parlerà, per la prima volta, di Medicina Narrativa che dovrebbe essere riconosciuta, così come avviene nel mondo anglosassone, come parte fondamentale per la migliore costruzione del rapporto medico-paziente. – dichiara il Prof. Oriano Mecarelli, Vice Presidente del Congresso e responsabile dell’ambulatorio Epilessia Università La Sapienza di Roma – Della Medicina Narrativa, che può essere considerata uno strumento prezioso per affrontare l’epilessia da un punto di vista interdisciplinare, in quanto fenomeno medico, sociale e simbolico, fanno parte la parola e la conversazione, ma anche la scrittura nelle sue molteplici forme, attraverso la quale esprimere emozioni, dubbi, attese e sentimenti.
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Prof. Oriano Mecarelli, Vice Presidente Congresso
La Medicina Narrativa |
L’epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse e si manifesta sotto forma di disturbi improvvisi e transitori, le cosiddette crisi, che dipendono da un’aumentata eccitabilità di aggregati di neuroni più o meno vasti. Esistono crisi di entità e gravità differenti anche se la forma più conosciuta di crisi è quella cosiddetta “convulsiva”, in cui si ha la caduta a terra e la perdita totale della coscienza. Altri tipi di crisi sono meno eclatanti ma anche più numerosi e possono anche passare inosservati. Le cause dell’epilessia sono molteplici, dai fattori genetici alle lesioni vere e proprie del cervello (esiti di traumi, tumori, ictus, etc).
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Epilessia |
La LICE è una Società Scientifica senza scopo di lucro a cui aderiscono oltre 1.000 specialisti di branca neurologica operanti in tutto il territorio nazionale. La LICE ha come obiettivo principale quello di contribuire, mediante l’applicazione dei continui avanzamenti scientifici in ambito epilettologico, alla cura e all’assistenza dei pazienti con epilessia nonché al loro inserimento nella società promuovendo e attuando ogni utile iniziativa per il conseguimento di tali finalità.
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