Obesità: USA avanti con le cure, Italia indietro
“La scelta dell’Associazione dei medici americani di dichiarare l’obesità una malattia e obbligarne la diagnosi va nella direzione giusta. Dobbiamo iniziare a trattare questi pazienti, in Italia il 10% dei connazionali è obeso e il 35% è sovrappeso, come affetti da una vera patologia che va affrontata con tutti i trattamenti a disposizione, anche i farmaci. Molecole che agiscono sull’appetito, ma in Italia su questo fronte siamo ancora indietro”. Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Federico Vignati, segretario della Società italiana dell’obesità (Sio) che commenta così la decisione dell’American Medical Association (Ama) che per la prima volta ha dichiarato l’obesità una malattia.