Procreazione assistita: il sì della GB a bimbo da tre genitori
Il Regno Unito potrebbe diventare il primo Paese a permettere la procreazione assistita di bebè utilizzando il Dna di tre persone: il governo ha dato il suo sostegno all’innovativa tecnica di fecondazione in vitro che, secondo gli esperti, potrebbe eliminare il rischio di malattie mitocondriali invalidanti e potenzialmente fatali che vengono trasmesse da madre a figlio. Il governo britannico produrrà proposte di regolamento entro la fine dell’anno e la procedura potrebbe essere messa a disposizione nel giro di due anni.
I mitocondri sono le ‘centrali elettriche’ che danno energia al corpo. I mitocondri difettosi sono alla base di patologie in un neonato ogni 6.500. Fra le conseguenze cecità, insufficienza cardiaca e morte nei casi più estremi. La notizia del via libera è subito rimbalzata sui media d’Oltremanica: gli oppositori evidenziano la mancanza di etica in questa decisione e il fatto che le coppie con problemi possono adottare o ricorrere a donatrici di ovuli.
La tecnica, invece, si tradurrebbe nel concepimento di bambini con il Dna dai due genitori più quello di una piccola quantità da un terzo donatore: precisamente il bebè avrebbe più di 20.000 geni da genitori e 37 geni mitocondriali dal donatore.