Frattura spina dorsale: interventi chirurgici non più efficienti di terapie meno invasive

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Nel caso di fratture da compressione della colonna vertebrale l’intervento chirurgico potrebbe non essere piu’ efficace di altre terapie meno invasive. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Internal Medicine dell’universita’ di Seattle. Lo studio ha analizzato gli effetti del cosiddetto “arricchimento spinale”, il riempimento cioe’ della frattura con una specie di cemento, confrontandolo con altri trattamenti come l’uso di antidolorifici o busti.  I ricercatori hanno confrontato i dati di piu’ di diecimila persone con l’arricchimento spinale e piu’ di centomila con le altre procedure, con tutti i pazienti in media di 80 anni. Chi si sottopone alla terapia piu’ invasiva, spiegano gli autori, ha un minor rischio di complicazioni gravi nei 30 giorni che seguono l’intervento, ma questa differenza scompare dopo un anno. Dal punto di vista del rischio di morte risulta piu’ alto in chi ha usato le terapie piu’ conservative sia dopo 30 giorni che dfopo un anno: “Ma questo e’ dovuto al fatto – spiegano gli autori – che in media chi sceglie l’intervento ha una salute migliore degli altri”.

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