Tumori: nuovo meccanismo ne rallenta la crescita attivando il sistema immunitario
Si puo’ attivare il sistema immunitario dell’organismo e bloccare la crescita tumorale bloccando le ”code’ dei cromosomi. Lo ha dimostrato il lavoro del gruppo di ricerca di Annamaria Biroccio, del laboratorio di Chemioterapia Sperimentale del Regina Elena, svelando un importante ruolo della proteina telomerica TRF2 nell’oncogenesi e identificando cosi’ un nuovo bersaglio molecolare per terapie selettive contro il cancro. La prestigiosa rivista internazionale Nature Cell Biology ha di recente pubblicato i risultati. I telomeri sono porzioni di DNA che si trovano alle estremita’ dei cromosomi e per la loro funzione possono essere considerati l’orologio biologico della cellula. Si accorciano ogni volta che la cellula si divide finche’, divenuti criticamente corti, inducono un blocco della duplicazione ed avviano la cellula verso un processo di senescenza. Questo fenomeno del tutto normale connesso con l’invecchiamento cellulare e’ contrastato dalla telomerasi, un enzima in grado di sintetizzare nuove sequenze telomeriche, allungando di fatto la vita cellulare e la cui scoperta sta a fondamento dell’assegnazione del nobel della medicina 2009. Nelle cellule tumorali la telomerasi continua ad agire con efficienza rendendole sempre giovani e ”immortali”, mentre nelle cellule normali con gli anni si indebolisce fino a sparire. Si intuisce pertanto come gli studi sulla telomerasi e/o sui telomeri possano offrire filoni di ricerca interessanti per influenzare il processo di invecchiamento delle cellule tumorali.
”La ricerca del gruppo da me coordinato – spiega Biroccio – studia i telomeri e i suoi componenti, telomerasi e proteine telomeriche, quali potenziali bersagli terapeutici per il trattamento dei tumori umani. La novita’ dello studio e’ legata al meccanismo d’azione attraverso cui viene modulata la tumorigenicita’. Abbiamo dimostrato che l’inibizione di TRF2 e’ in grado di bloccare la crescita tumorale, non attraverso meccanismi intrinseci legati alla disfunzione del telomero (attivazione di apoptosi e/o induzione di senescenza), ma attivando le difese immunitarie ed in particolare le cellule Natural Killer. Pertanto TRF2 puo’ essere un importante bersaglio molecolare per terapie antitumorali.” Il lavoro si e’ svolto grazie ai fondi dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC).