Sindrome emolitica uremica: 9 i casi registrati in Puglia

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I pazienti sono residenti in Puglia o hanno soggiornato nella regione durante il periodo di incubazione.
In Puglia tra l’1 e il 14 agosto 2013 sono stati ricoverati per sindrome emolitico uremica 8 bambini e un adulto: a renderlo noto è il sistema di sorveglianza del Registro Italiano della Sindrome Emolitico Uremica (SEU), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Società Italiana di Nefrologia Pediatrica, secondo cui i pazienti interessati dall’infezione sono residenti in Puglia o vi hanno soggiornato durante il periodo di incubazione.rene

La maggior parte dei casi di SEU fa seguito all’infezione intestinale da Escherichia Coli produttore di verocitotossina (VTEC) ed esordisce con diarrea, spesso caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, vomito e dolore addominale. “Le Autorità sanitarie della Regione Puglia stanno svolgendo le indagini epidemiologiche, in collaborazione con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità – si legge sul sito del ministero della Salute -. Tali attività non hanno finora indicato con chiarezza l’esistenza di una comune fonte di infezione”.

Le autorità regionali stanno, inoltre, rinforzando le attività di sorveglianza epidemiologica locale sulle infezioni gastroenteriche e l’ISS ha inviato un’allerta a tutti i reparti italiani di nefrologia pediatrica, attraverso la SINP, al fine di individuare eventuali casi, in altre Regioni, potenzialmente collegati all’episodio pugliese. Con lo stesso scopo l’ISS ha inviato un’allerta al Centro Europeo per il controllo delle Malattie Infettive (ECDC).

Le autorità sanitarie raccomandano alla popolazione residente in Puglia, o che vi abbia recentemente soggiornato, di rivolgersi a una struttura sanitaria in caso di diarrea caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, in particolare se si manifesta in bambini nei primi anni di vita.

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