Sana alimentazione dopo un infarto vuol dire ridurre del 40% rischio di mortalità

0

Abbandonare le vecchie abitudini e cominciar a mangiare sano dopo un attacco di cuore riduce il rischio di morire di infarto del 40%. A dirlo uno studio della Harvard School of Public Health pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine.

La ricerca ha interessato 4000 uomini e donne, tutti colpiti da un infarto. Durante lo studio, durato molti anni, circa 1.000 partecipanti sono deceduti per varie cause, non sempre cardiovascolari. La maggior parte delle morti aveva un fattore un comune: si sono verificate tra coloro che avevano seguito una dieta scorretta. Il rischio di morire, invece, era ridotto del 30-40% tra coloro che avevano adottato un’alimentazione sana paragonabile alla nostra dieta mediterranea. Bastavano piccoli accorgimenti alimentari per dare benefici simili a quelli che si ottengono con una terapia di luna durata per abbassare il colesterolo.

Numero studi hanno confermato gli effetti benefici sul cuore di un’alimentazione con pochi grassi. Chi segue una dieta vegetariana ha il 34% di probabilità in meno di morire di infarto e altre malattie cardiache o di essere ricoverato per le stesse ragioni, dimostra uno studio di Oxford pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.

Gli alimenti consigliati – Fagioli, riso, pasta, cereali, soia, spiegano gli studiosi, sono gli alimenti a più elevato contenuto di proteine vegetali e una proteina vegetale, l`acido glutammico, è in grado di abbassare la pressione arteriosa massima secondo i ricercatori americani, in uno studio pubblicato su Circulation, Journal of American Heart Association, e condotto dal Department of Preventive Medicine della Northwestern University di Chicago. Il pomodoro, alimento base della dieta mediterranea, è un alleato prezioso per prevenire i disturbi cardiovascolari.

A proteggere il cuore è il licopene, una sostanza presente nell`ortaggio in generose quantità, che regala alla buccia il suo colore rosso intenso. Già noto per le sue proprietà terapeutiche contro il tumore alla prostata, il carotenoide è uno tra gli antiossidanti che impedisce la formazione delle placche che, nei vasi sanguigni, provocano le ostruzioni responsabili di ictus e infarti, contrastando l`azione nociva dei radicali liberi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *