Boehringer Ingelheim ha sottomesso alle autorità regolatorie europee il dossier registrativo di nintedanib*, nuova molecola della sua pipeline oncologica

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boehringer·         Presentata la richiesta di approvazione per nintedanib*, in associazione a docetaxel, come terapia di seconda linea in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato/metastatico ad istologia adenocarcinoma, successiva a chemioterapia di prima linea;

·         Dopo la recente approvazione di afatinib come terapia del NSCLC, Boehringer Ingelheim ha sottomesso all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) il dossier registrativo della seconda molecola della sua pipeline oncologica.

Ingelheim, Germania, 14 ottobre 2013 Boehringer Ingelheim ha annunciato di aver presentato all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) la richiesta di Autorizzazione alla Commercializzazione per il suo triplice inibitore di angiochinasi orale nintedanib*, in associazione a docetaxel, per il trattamento dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) ad istologia adenocarcinoma, localmente avanzato, metastatico o ricorrente dopo chemioterapia di prima linea. Nintedanib*, in associazione alla chemioterapia, è il primo trattamento per tumore polmonare ad aver allungato la sopravvivenza oltre l’anno in una vasta popolazione di pazienti con adenocarcinoma che hanno fallito una prima linea di trattamento con chemioterapia.[1]

“Il miglioramento della vita dei pazienti è al primo posto nell’impegno di Boehringer Ingelheim a realizzare progressi, basati sull’evidenza scientifica, nel trattamento dei tumori”- ha dichiarato il Professor Klaus Dugi, Corporate Senior Vice President Medicine di Boehringer Ingelheim. “Siamo orgogliosi che nintedanib*, una molecola frutto del nostro innovativo programma di ricerca in ambito oncologico, sia la seconda della nostra pipeline per la quale sia stata sottomessa la richiesta di approvazione all’Agenzia Europea del Farmaco”.

Il tumore polmonare è il più letale di tutti i tumori; solo 1 paziente su 6 sopravvive a 5 anni dalla diagnosi.[2]  L’adenocarcinoma è il più diffuso fra i tumori polmonari e in più di due terzi dei pazienti la diagnosi avviene in fase avanzata quando non è più possibile effettuare trattamenti a scopo curativo. In definitiva, tutti i pazienti con adenocarcinoma avanzato avranno una progressione di malattia e saranno potenzialmente candidabili per una terapia di seconda linea.[3]

 

La domanda di Autorizzazione alla Commercializzazione di nintedanib* in Europa si basa sui risultati dello studio internazionale in doppio cieco di Fase III randomizzato LUME-Lung 1, che è stato il primo studio in cui l’aggiunta di un trattamento alla chemioterapia standard in seconda linea ha dimostrato di offrire un beneficio in termini di sopravvivenza su una vasta popolazione di pazienti con adenocarcinoma rispetto alla sola chemioterapia standard. In questo studio condotto su pazienti con NSCLC avanzato, l’associazione di nintedanib* con docetaxel ha dimostrato, in maniera statisticamente significativa, di prolungare la sopravvivenza libera da progressione della malattia (PFS) rispetto al braccio di trattamento placebo più docetaxel (rispettivamente mediana di 3,4 mesi vs 2,7 mesi), indipendentemente dall’istologia, riducendo del 21% il rischio di nuova crescita del tumore.1

 

La sopravvivenza complessiva è risultata significativamente superiore nei pazienti con adenocarcinoma trattati con nintedanib* più docetaxel rispetto a quella dei pazienti nel braccio di trattamento con placebo più docetaxel (rispettivamente mediana di 12,6 mesi vs 10,3 mesi).1 I risultati hanno dimostrato che i pazienti con adenocarcinoma, che hanno fallito una prima linea di trattamento con chemioterapia, hanno avuto in media un prolungamento della sopravvivenza globale del 20%. Inoltre, i dati hanno dimostrato che i pazienti con adenocarcinoma, che hanno avuto una progressione precoce dopo chemioterapia di prima linea, hanno maggiormente tratto beneficio  dal trattamento con nintedanib*. Infatti i pazienti, che hanno avuto una progressione di malattia entro 9 mesi (T<9 mesi) dall’inizio del trattamento di prima linea, hanno ottenuto un beneficio in termini di sopravvivenza complessiva mediana di 3 mesi (10,9 mesi vs 7,9 mesi).[4]

I risultati dello studio hanno dimostrato che i pazienti hanno tratto beneficio in termini di efficacia dall’aggiunta di nintedanib* senza ulteriore impatto negativo sulla qualità della vita. Gli eventi avversi più comuni nello studio LUME-Lung 1 sono stati gli effetti collaterali gastrointestinali e l’innalzamento reversibile dei livelli degli enzimi epatici, che sono stati gestiti con trattamento di supporto o con la riduzione del dosaggio (percentuale di eventi avversi di nintedanib* più docetaxel rispetto a placebo più docetaxel: nausea 24% vs 18%, vomito 17% vs 9%, diarrea 42% vs 22% e innalzamento degli enzimi epatici 29% vs 8%). Le percentuali d’interruzione del trattamento a causa di eventi avversi sono state simili nei due bracci di trattamento, al pari degli eventi emorragici o tromboembolici di grado 3.1

Nintedanib* è un triplice inibitore di angiochinasi con somministrazione per via orale che agisce sui tre recettori che svolgono un ruolo cruciale nell’angiogenesi e nella crescita del tumore.

 

Boehringer Ingelheim è impegnata per rendere disponibile nintedanib* ai pazienti di tutto il mondo. Sono, infatti, in preparazione i dossier per la sottomissione alle autorità regolatorie a livello mondiale.

 

Note per i giornalisti

 

Lo studio LUME-Lung 1

LUME-Lung 1 è uno studio registrativo di Fase III, randomizzato, in doppio cieco, che ha messo a confronto nintedanib* più docetaxel e placebo più docetaxel in pazienti con NSCLC localmente avanzato/metastatico, dopo la terapia di prima linea. Lo studio ha arruolato in Europa, Asia e Sudafrica, 1.314 pazienti randomizzati per ricevere nintedanib* 200 mg due volte/die più docetaxel 75mg/m2 una volta/die, per 3 settimane (n=655) o placebo più docetaxel (n=659).

Lo studio LUME-Lung 1, che valuta la sicurezza e l’efficacia di nintedanib* in pazienti con NSCLC dopo chemioterapia di prima linea, fa parte del più ampio programma di studi clinici di Fase III di Boehringer Ingelheim con nintedanib*. Con 1.773 pazienti arruolati, ad oggi, è uno dei più ampi studi di Fase III in questa popolazione di pazienti con NSCLC.

 

 

Nintedanib*

Nintedanib* è un triplo inibitore di angiochinasi con somministrazione per via orale che agisce contemporaneamente sui recettori di tre fattori di crescita: i recettori del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR 1-3), i recettori del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFR alfa e beta) e i recettori del fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR 1-3).[5] Tutti questi recettori svolgono un ruolo cruciale nella formazione (angiogenesi) e nel mantenimento della vascolarizzazione del tumore; la loro inibizione può bloccare l’angiogenesi, che svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nella diffusione del tumore.[6],[7]

Nintedanib* è un farmaco attualmente in fase di studio per diversi tumori solidi fra cui il NSCLC avanzato, il carcinoma ovarico, il carcinoma epatico (carcinoma epatocellulare), il carcinoma renale (carcinoma a cellule renali) e il tumore del colon retto.

 

Il carcinoma polmonare

Il carcinoma polmonare è il tumore più diffuso e più letale a livello mondiale con 1,6 milioni di nuovi casi ogni anno. A causa della sua prognosi infausta questo tipo di tumore causa ogni anno 1,38 milioni di decessi. Il carcinoma polmonare è responsabile del 18% della mortalità per tumore. Circa 228.190 (13%) di tutti i nuovi casi di tumore sono carcinomi polmonari2 la cui causa principale è il tabagismo.[8]

 

 

Boehringer Ingelheim in Area Oncologica

Forte della propria competenza scientifica ed eccellenza nei campi della medicina polmonare e cardiovascolare, delle malattie metaboliche, della neurologia, virologia e immunologia, Boehringer Ingelheim ha deciso di intraprendere un importante programma di ricerca per sviluppare farmaci antitumorali innovativi. Operando in stretta collaborazione con la comunità scientifica internazionale e diversi centri oncologici di riferimento a livello mondiale, l’impegno di Boehringer Ingelheim in oncologia parte dai progressi scientifici per sviluppare una gamma di terapie mirate contro vari tumori solidi e tumori ematologici.

La ricerca è al momento concentrata tra l’altro su molecole che afferiscono a tre aree: inibizione dell’angiogenesi, inibizione della trasduzione del segnale e inibizione delle chinasi del ciclo cellulare.

Afatinib è approvato in Europa, Taiwan e Messico con il nome commerciale di GIOTRIF®, e negli USA con il nome di GILOTRIFTM per l’impiego in specifiche popolazioni di pazienti con NSCLC.

In Asia e altri paesi afatinib è ancora in fase di valutazione da parte delle autorità regolatorie.

Nintedanib* è un inibitore dell’angiogenesi, attualmente in Fase III di sviluppo clinico, nel NSCLC e nel carcinoma ovarico. Nell’ambito dell’inibizione delle chinasi coinvolte nel ciclo cellulare, Boehringer Ingelheim sta sviluppando volasertib*, in Fase III di sviluppo clinico, per la leucemia mieloide acuta (LMA).

La pipeline oncologica di Boehringer Ingelheim è in continua evoluzione e dimostra l’incessante impegno dell’azienda per realizzare progressi in questo ambito.

 

Boehringer Ingelheim

Il Gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 140 affiliate e più di 46.000 dipendenti. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.

Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali, l’attenzione ai propri dipendenti e alle loro famiglie, l’offerta di pari opportunità per tutti i dipendenti costituiscono le fondamenta delle attività del gruppo a livello mondiale.  Mutua collaborazione e rispetto, al pari della tutela e della sostenibilità ambientale sono parte integrante di ogni iniziativa che Boehringer Ingelheim intraprende.

Nel 2012, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 14,7 miliardi di euro. Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo nell’area Farmaci da Prescrizione sono il 22,5% del fatturato netto.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.boehringer-ingelheim.it e www.newshome.com

 

 

 

*Nintedanib è un farmaco sperimentale non ancora approvato la cui sicurezza ed efficacia non sono state ancora completamente stabilite.

 

Referenze

 

 

 

 

[1] Reck M et al. Nintedanib (BIBF 1120) + docetaxel in NSCLC patients progressing after first line chemotherapy: LUME Lung 1, a randomized, double-blind phase 3 trial. Oral Presentation at the 49th Annual Meeting of the American Society of Clinical Oncology (ASCO), Chicago, IL, USA 31 May – 4 June 2013.

[2]  Howlader N, Noone AM, Krapcho M, et al. SEER Cancer Statistics Review, 1975-2010, National Cancer Institute. Bethesda, MD, http://seer.cancer.gov/csr/1975_2010/, based on November 2012 SEER data submission, posted to the SEER web site, 2013.

[3] Cancer Research UK. CancerStats key facts on lung cancer and smoking. CancerStats – Key Facts 2009. [Online] Available at: http://info.cancerresearchuk.org/cancerstats/types/lung/ [Last Accessed April 2009].

[4] Mellemgaard A et al. Analysis of overall survival in adenocarcinoma NSCLC patients receiving second-line combination treatment with nintedanib (BIBF 1120) + docetaxel in the LUME-Lung 1 trial: a randomised, double-blind, placebo-controlled phase III study. Oral Presentation at the European Cancer Congress 2013.

[5] Hilberg F, Roth GJ, Krssak M,  et al. BIBF1120: triple angiokinase inhibitor with sustained receptor blockade and good anti-tumor efficacy. Cancer Res 2008;68: 4774-82.

[6] Folkman N. Clinical applications of research on angiogenesis. N Engl J Med 1995;333: 1757-63.

[7] Bousquet C, Lamande N, Brand M, et al. Suppression of angiogenesis, tumor growth, and metastasis by adenovirus-mediated gene transfer of human angiotensinogen. Mol Ther 2006;14:175-82.

[8] Ferlay J, Shin HR, Bray F, et al. Estimates of worldwide burden of cancer in 2008: GLOBOCAN 2008. Int J Cancer 2010;127:2893-917.

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