Nintedanib* prolunga la sopravvivenza di oltre un anno in pazienti con adenocarcinoma polmonare avanzato che hanno fallito una prima linea di trattamento con chemioterapia

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  • In un’ampia popolazione di pazienti con adenocarcinoma polmonare, nintedanib*, in associazione a docetaxel, produce un significativo beneficio in termini di sopravvivenza complessiva rispetto a docetaxel da solo
  • I pazienti con adenocarcinoma il cui trattamento chemioterapico di prima linea fallisce precocemente ottengono maggiori benefici con nintedanibpiù docetaxel

Ingelheim, Germania, 01 ottobre 2013 – Nuove analisi dei dati dello studio clinico registrativo di Fase III, LUME-Lung 1, mostrano che il farmaco sperimentale innovativo nintedanib*, triplo inibitore dell’angiochinasi, che agisce sui tre recettori che svolgono un ruolo cruciale nell’angiogenesi e nella crescita tumorale, produce un beneficio significativo e clinicamente rilevante in termini di sopravvivenza complessiva in pazienti con adenocarcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC).1 Questi risultati sono stati presentati il 30 settembre all’European Cancer Congress ad Amsterdam.

“L’adenocarcinoma è la forma più comune di tumore polmonare non a piccole cellule e, poiché la maggior parte dei pazienti in fase avanzata della malattia ha avuto una progressione dopo la terapia iniziale, un trattamento efficace in seconda linea è vitale”- afferma il Dr. Anders Mellemgård, Department of Oncology, Herlev University Hospital, Copenhagen e aggiunge- “I recenti progressi per il  trattamento di questa ampia popolazione di pazienti sono stati limitati, ma abbiamo raggiunto un importante traguardo con nintedanib*. Lo studio LUME-Lung 1 ha dimostrato che nintedanib* produce un beneficio in termini di sopravvivenza complessiva quando aggiunto alla chemioterapia. La sopravvivenza complessiva è aumentata di 2,3 mesi nei pazienti con adenocarcinoma e può diventare un’importante opzione di seconda linea per questi pazienti”.

I risultati dello studio LUME-Lung 1 hanno dimostrato che nintedanib* in aggiunta a docetaxel determina un aumento statisticamente significativo in termini di sopravvivenza complessiva mediana rispetto a quelli trattati con placebo più docetaxel, rispettivamente 12,6 mesi contro 10,3 mesi (HR: 0.83, p-value: 0.04).1

L’analisi dei dati ha dimostrato, inoltre, che i pazienti, il cui trattamento chemioterapico di prima linea fallisce precocemente, hanno un maggior beneficio dal trattamento con nintedanib*.1

Nella popolazione generale di pazienti con adenocarcinoma, i pazienti con adenocarcinoma avanzato che hanno avuto una progressione di malattia entro 9 mesi dall’ inizio del trattamento di prima linea (T<9 mesi) hanno ottenuto un maggiore beneficio nella sopravvivenza complessiva mediana di 3 mesi (10,9 mesi con nintedanib* in aggiunta a docetaxel vs. 7,9 mesi con placebo più docetaxel).1

 

L’analisi dei benefici in termini di sopravvivenza complessiva osservati nei pazienti con adenocarcinoma T<9 mesi suggerisce che T<9 mesi possa rappresentare un biomarker clinico predittivo del beneficio di nintedanib* in seconda linea per i pazienti con NSCLC avanzato ad istologia adenocarcinoma. 1,2

 

Gli eventi avversi più frequenti riscontrati nello studio LUME-Lung 1 sono stati gli effetti collaterali gastrointestinali e l’innalzamento reversibile dei livelli degli enzimi epatici, che sono stati gestiti con trattamento di supporto o riduzione del dosaggio (eventi avversi – placebo vs. nintedanib*: nausea 18% contro 24%, vomito 9% contro 17%, diarrea 22% contro 42%, innalzamento degli enzimi epatici 8% contro 29%). Le percentuali d’interruzione del trattamento a causa di eventi avversi sono state simili nei due bracci di trattamento, al pari di eventi emorragici o di eventi trombo embolici di grado 3.1

I risultati dello studio hanno dimostrato che, nonostante gli eventi avversi osservati, i pazienti hanno beneficiato della maggior efficacia di nintedanib* in aggiunta a docetaxel senza ulteriori ripercussioni sulla qualità di vita.

Boehringer Ingelheim è impegnata per rendere nintedanib* disponibile ai pazienti in tutto il mondo. Sono in preparazione i dossier per la sottomissione alle autorità regolatorie a livello mondiale.

 

Lo studio LUME-Lung 1

LUME-Lung 1 è uno studio registrativo di Fase III, randomizzato, in doppio cieco, che ha messo a confronto nintedanib* più docetaxel e placebo più docetaxel in pazienti con NSCLC localmente avanzato/metastatico, dopo la terapia di prima linea. Lo studio ha arruolato in Europa, Asia e Sudafrica, 1.314 pazienti randomizzati per ricevere nintedanib* 200 mg due volte/die più docetaxel 75mg/m2 una volta/die, per 3 settimane (n=655) o placebo più docetaxel (n=659).

 

Lo studio LUME-Lung 1, che valuta la sicurezza e l’efficacia di nintedanib* in pazienti con NSCLC dopo chemioterapia di prima linea, fa parte del più ampio programma di studi clinici di fase III di Boehringer Ingelheim con nintedanib*. Con 1.773 pazienti arruolati, ad oggi, è uno dei più ampi  studi di Fase III in questa popolazione di pazienti con NSCLC.

 

Nintedanib*

Nintedanib* è un triplo inibitore di angiochinasi con somministrazione per via orale che agisce contemporaneamente sui recettori di tre fattori di crescita: i recettori del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR 1-3), i recettori del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFR alfa e beta) e i recettori del fattore di crescita dei fibroblasti (FGFR 1-3).3 Tutti questi recettori svolgono un ruolo cruciale nella formazione (angiogenesi) e nel mantenimento della vascolarizzazione del tumore; la loro inibizione può bloccare l’angiogenesi, che svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nella diffusione del tumore.4,5

Nintedanib* è un farmaco attualmente in fase di studio per diversi tumori solidi fra cui il NSCLC avanzato, il carcinoma ovarico, il carcinoma epatico (carcinoma epatocellulare), il carcinoma renale (carcinoma a cellule renali) e il tumore del colon retto.

 

Il carcinoma polmonare

Il carcinoma polmonare è il tumore più diffuso e più letale a livello mondiale con 1,6 milioni di nuovi casi ogni anno.6 A causa della sua prognosi infausta questo tipo di tumore causa ogni anno 1,38 milioni di decessi.6 Il carcinoma polmonare è responsabile del 18% della mortalità per tumore.6 Circa 228.190 (13%) di tutti i nuovi casi di tumore sono carcinomi polmonarila cui causa principale è il tabagismo.

 

Boehringer Ingelheim in Area Oncologica

Forte della propria competenza scientifica ed eccellenza nei campi della medicina polmonare e cardiovascolare, delle malattie metaboliche, della neurologia, virologia e immunologia, Boehringer Ingelheim ha deciso di intraprendere un importante programma di ricerca per sviluppare farmaci antitumorali innovativi. Operando in stretta collaborazione con la comunità scientifica internazionale e svariati centri oncologici di riferimento a livello mondiale, l’impegno di Boehringer Ingelheim in oncologia parte dai progressi scientifici per sviluppare una gamma di terapie mirate contro vari tumori solidi e tumori ematologici.

 

La ricerca è al momento concentrata tra l’altro su molecole che afferiscono a tre aree: inibizione dell’angiogenesi, inibizione della trasduzione del segnale e inibizione delle chinasi del ciclo cellulare.

Afatinib è approvato in Europa, USA, Taiwan e Messico per essere impiegato in specifiche popolazioni di pazienti con NSCLC.

In Asia e altri paesi afatinib è ancora in fase valutazione da parte delle autorità regolatorie.

Nintedanib* è un inibitore dell’angiogenesi, attualmente in Fase III di sviluppo clinico, nel NSCLC e nel carcinoma ovarico. Nell’ambito dell’inibizione delle chinasi coinvolte nel ciclo cellulare, Boehringer Ingelheim sta sviluppando volasertib*, in Fase III di sviluppo clinico, per la leucemia mieloide acuta (LMA).

La pipeline oncologica di Boehringer Ingelheim è in continua evoluzione e dimostra l’incessante impegno dell’azienda per realizzare progressi in questo ambito.

 

Boehringer Ingelheim

Il Gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 140 affiliate e più di 46.000 dipendenti. Sin dalla sua fondazione nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.

Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali, l’attenzione ai propri dipendenti e alle loro famiglie, l’offerta di pari opportunità per tutti i dipendenti costituiscono le fondamenta delle attività del gruppo a livello mondiale.  Mutua collaborazione e rispetto, al pari della tutela e della sostenibilità ambientale sono parte integrante di ogni iniziativa che Boehringer Ingelheim intraprende.

Nel 2012, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 14,7 miliardi di euro. Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo nell’area  Farmaci da Prescrizione sono il 22,5% del fatturato netto.

 

Per maggiori informazioni visitate il sito www.boehringer-ingelheim.com e www.newshome.com

 

 

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Referenze

 

1   Mellemgaard A, Kaiser R, Douillard J-Y et al. Analysis of overall survival in adenocarcinoma NSCLC patients receiving 2nd line combination treatment with nintedanib (BIBF-1120) + docetaxel in the LUME-Lung 1 trial: a randomised, double-blind, placebo-controlled phase 3 study. Oral presentation on 29 September 2013 at 09.00 at The European Cancer Congress 2013 Abstract. no 3409.

  Kaiser R, Barrueco J, Reck M et al. Identification of a clinical biomarker for 2nd line combination with nintedanib in adenocarcinoma non-small cell lung cancer (NSCLC) patients in two phase III trials. Poster presentation on 29 September 2013 at 14.00 at The European Cancer Congress 2013. Abstract no. 3479.

3  Hilberg F, Roth GJ, Krssak M, et al. BIBF1120: triple angiokinase inhibitor with sustained receptor blockade and good anti-tumor efficacy. Cancer Res 2008;68: 4774-82.

4  Folkman N. Clinical applications of research on angiogenesis.  N Engl J Med 1995;333: 1757-63.

5 Bousquet C, Lamande N, Brand M, et al. Suppression of angiogenesis, tumor growth, and metastasis by adenovirus-mediated gene transfer of human angiotensinogen. Mol Ther 2006;14:175-82.

6   Ferlay J, Shin HR, Bray F, et al. Estimates of worldwide burden of cancer in 2008: GLOBOCAN 2008. Int J Cancer 2010;127:2893-917.

7   Howlader N, Noone AM, Krapcho M, et al. SEER Cancer Statistics Review, 1975-2010, National Cancer Institute. Bethesda, MD, http://seer.cancer.gov/csr/1975_2010/, based on November 2012 SEER data submission, posted to the SEER web site, 2013.

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