Tumori: l’esposizione a fattori radioattivi favorisce lo sviluppo di oncogeni

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L’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl espose nel 1986 centinaia di persone ad alti livelli di radiazioni ionizzanti.

Negli anni immediatamente successivi al disastro fu rilevato un forte aumento del numero di tumori papillari della tiroide tra le persone che ai tempi dell’esplosione erano nel pieno dell’infanzia.  Un nuovo studio del Memorial Sloan-Kettering Cancer Institute ha analizzato campioni di tessuto da un gruppo di pazienti ucraini, bimbi all’epoca del disastro nucleare, riuscendo ad identificare mutazioni correlate a questa tipologia di cancro. Dai dati e’ emerso che la maggior parte dei tumori analizzati riporta riorganizzazioni cromosomiche in oncogeni, molti dei quali promossi dall’up-regulation della segnalazione della MAPK, percorso comunemente associato al tumore. Al contrario, gli oncogeni sono risultati meno comuni nei tumori papillari della tiroide dei pazienti provenienti dalla stessa regione geografica ma non esposti a radiazioni.

Lo studio e’ stato pubblicato sul Journal of Clinical Investigation e include un commento di accompagnamento firmato da Massimo Santoro e Francesca Carlomagno della Federico II di Napoli sulle informazioni inedite fornite dalla ricerca statunitense sullo sviluppo del cancro indotto dall’esposizione a radiazioni ionizzanti.

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