Sviluppo dei circuiti cerebrali del linguaggio: due proteine
Una proteina nota per regolare la risposta di un componente essenziale del sistema immunitario, la cascata del complemento, ha mostrato di avere la capacità di promuovere lo sviluppo delle sinapsi dei neuroni nell’area del cervello che controlla la capacità di parlare.
L’azione di questa proteina è a sua volta modulata da un fattore di trascrizione coinvolto nello sviluppo dei tessuti cerebrali.
Due proteine che hanno un ruolo centrale nella maturazione dei circuiti cerebrali che controllano lo sviluppo del linguaggio sono state identificate da ricercatori dello Howard Hughes Medical Institute a Baltimora e della Mount Sinai School of Medicine a New York, che illustrano lo studio in un articolo pubblicato su “Science”.
La ricerca di Gek Ming Sia e colleghi è partita dalla precedente scoperta che una particolare forma di epilessia, l’epilessia rolandica benigna è legata a a una mutazione di un gene chiamato SRPX2. Il gene codifica per una proteina coinvolta nella regolazione della risposta immunitaria dei vertebrati.
In invertebrati come C. elegans e Drosophila melanogaster, tuttavia, il gene partecipa allo sviluppo del sistema nervoso. Questi due indizi hanno spinto i ricercatori a verificare – attraverso la creazione di ceppi di topi in cui l’espressione di SRPX2 è geneticamente inibita o potenziata – se questo gene intervenisse nello sviluppo delle capacità di controllo della fonazione negli animali superiori e quindi, di riflesso, nello sviluppo del linguaggio nell’uomo.
I risultati ottenuti nel modello animale hanno mostrano che la proteina di SRPX2 promuove la formazione di sinapsi cerebrali e che l’attività del gene è a sua volta mediata da un fattore di trascrizione, FoxP2, coinvolto nello sviluppo di diversi tessuti, fra cui proprio il tessuto cerebrale, e già noto per essere coinvolto in altri disturbi del linguaggio.
L’azione combinata delle proteine di SRPX2 e FoxP2, hanno concluso i ricercatori, si è mostrata in grado di regolare lo sviluppo degli assoni, della morfologia dei dendriti e della densità di sinapsi dei neuroni di un’area cerebrale corrispondente a quella che nell’uomo ha la funzione di centro del linguaggio.