Allergie: occhio a quelle “nascoste” tra i regali e sotto l’albero
Per i pazienti allergici anche il periodo natalizio puo’ essere pericoloso. Non solo perche’ esistono alcune specie allergeniche, come le cupressaceae, che cominciano a fiorire in questo periodo, ma anche perche’ il pericolo puo’ arrivare addirittura dall’albero di Natale.
Gia’ in passato l’albero di Natale era stato segnalato come causa di allergie. In particolare, uno studio Usa, svolto su 1.657 pazienti allergici, riscontro’ allergie cutanee e/o respiratorie nel 7% dei soggetti. Le indagini eseguite identificavano sensibilizzazioni nei confronti di spore fungine, pollini di piante erbacee e di alberi. Gli autori ritenevano che una causa scatenante potesse essere costituita anche dalle oleoresine presenti sul tronco dell’albero. L’Albero di Natale e’ tradizionalmente l’Abete (Abies alba) della famiglia delle Pinaceae. I pollini delle pinacee sono stati a lungo considerati anallergici. Principali ragioni addotte per spiegare questa bassa allergenicita’ sono rappresentate dalle grandi dimensioni del granulo pollinico (che ne impedirebbero l’ingresso nelle vie aeree inferiori) e i suoi bassi livelli di proteine. ”Malgrado il periodo di fioritura dell’Abete vada da maggio a giugno – spiega Renato Ariano, allergologo di Genova e membro AAITO, Associazione Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri – alcuni pollini possono restare impigliati o appiccicati nella resina tra le foglie e sul tronco della pianta. Siccome sappiamo che l’allergenicita’ dei pollini puo’ perdurare a lungo, la liberazione di questi pollini nell’ambiente domestico, a distanza ravvicinata, puo’ provocare sintomatologia nei soggetti allergici che si avvicinino all’albero di Natale. Per questi motivi si ritiene che anche l’Albero di Natale possa costituire un pericolo potenziale per i soggetti allergici o per motivi specifici (la sensibilizzazione a pollini o a muffe) o per motivi aspecifici (le resine odorose dell’albero, le candele profumate degli addobbi). Inoltre gli addobbi natalizi, se sono stati tenuti per un anno in una scatola, possono essere ricoperti di polveri e di muffe. Un problema analogo e’ quello degli addobbi, come candele profumate e oggetti lucidi, a maggior ragione se provengono da paesi non italiani, non controllati dalla normativa europea”.
”Invito sempre a diffidare dai prodotti a basso costo che provengono da paesi lontani, che potrebbero provocare reazioni non solo allergiche ma addirittura tossiche”, specifica lo specialista che consiglia ”a scopo preventivo, di non tenere in casa gli alberi veri per piu’ di due settimane e di pulire accuratamente il tronco con una soluzione di acqua e candeggina (1 parte di candeggina e 20 parti di acqua)”.