Chirurgia: non sempre per un menisco dolorante l’artroscopia è una tecnica utile

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Uno studio dell’Università di Helsinki (Finlandia), pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’, mette in guardia sull’efficacia dell’intervento chirurgico al menisco con l’artroscopia in meniscectomia parziale.

Una delle più comuni operazioni eseguiti nei pazienti con un ginocchio dolorante: solo negli Usa sono oltre 700 mila gli interventi in un anno, per un giro d’affari di 4 mld di dollari. Secondo i ricercatori, almeno per il primo anno dopo l’operazione “il miglioramento medio tra le persone che hanno ricevuto un intervento chirurgico vero e chi una ‘falsa’ operazione è stato sostanzialmente lo stesso – osservano – un risultato che dovrebbe far riflettere i medici prima di ‘mettere le mani’ sul menisco dei pazienti”.artrosi
L’esperimento ha coinvolto 146 volontari in cinque centri in Finlandia. Pazienti che avevano un dolore al ginocchio almeno da tre mesi, apparentemente causato dall’usura del menisco. Una parte del gruppo si è sottoposta a una operazione di meniscectomia parziale, che consiste nell’asportazione in artroscopia del frammento di menisco rotto. “Passati 12 mesi – precisano gli scienziati – i soggetti operati non hanno rilevato, dopo l’esercizio fisico, nessun miglioramento significativo del dolore al ginocchio e nessun passo in avanti considerevole che potrebbe far supporre al medico un intervento chirurgico successivo”.

L’ipotesi avanzata dallo studio per spiegare perché l’operazione può non essere sempre risolutiva è che “durante la meniscectomia parziale – conclude la ricerca – possono perdersi all’interno dell’articolazione dei pezzetti di materiale interno del menisco tagliati via, che in seguito andranno a interferire con il movimento del ginocchio causando dolore al paziente”.

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