Osteosarcoma: ricerca per impedire il dialogo tra cellule malate e cellule sane e combatterlo
Roma, 2 dic – Bloccare il ”dialogo” fra cellule sane e cellule malate per combattere l’Osteosarcoma, il tumore maligno primitivo piu’ frequente dell’osso che colpisce in prevalenza bambini e giovani fra i 10 e i 20 anni.
E’ in corso da maggio 2013, presso l’Ospedale Bambino Gesu’ di Roma, un importante progetto di Ricerca medico-scientifica sull’osteosarcoma, malattia rara (l’incidenza e’ di 1 caso su un milione di abitanti, con circa 60 nuovi casi in Italia nell’eta’ pediatrica che possono arrivare a 100 se si considerano anche le insorgenze in eta’ piu’ avanzata), particolarmente insidiosa perche’ puo’ manifestarsi senza apparenti motivi, con segni visibili che possono ”limitarsi” a una tumefazione palpabile nel ginocchio.
La maggior parte dei casi comporta, tuttora, un intervento chirurgico demolitivo, preceduto e seguito da trattamenti chemioterapici. La ricerca in corso e’ stata promossa da AISOS Onlus – Associazione Italiana Studio Osteosarcoma – fondata nel 2004 dalla dottoressa Francesca Maddalena Terracciano per sostenere i piccoli malati e le loro famiglie attraverso un percorso strutturato dove il paziente e’ al centro di un approccio multidisciplinare in cui si alternano professionisti di diverse discipline (anatomopatologi, ortopedici, neuropsichiatri infantili, psicoanalisti, psicoterapeuti , ecc). I pazienti vengono indirizzati da AISOS ai Centri di riferimento che hanno una solida e riconosciuta esperienza nel trattamento dei tumori ossei. Fra questi, l’IFO, il Policlinico Universitario Gemelli, l’Ospedale Bambino Gesu’ di Roma, l’Istituto Rizzoli di Bologna, il Gaetano Pini di Milano. Lo studio in corso, sostenuto con un finanziamento di quasi 300mila euro da Fondazione Just Italia (costituita nel 2008 dall’omonima azienda veronese che opera nella vendita diretta di cosmetici naturali), e’ stata affidata all’Ospedale Bambino Gesu’ di Roma e a una equipe di ricercatori guidati dalla biotecnologa Barbara Peruzzi. L’obiettivo della Ricerca e’ quello di indagare e comprendere l’attivita’ di alcuni corpuscoli subcellulari detti microvescicole (sigla scientifica MVs), che sono in grado di veicolare informazioni di varia natura tra le cellule dell’organismo svolgendo cosi’ la funzione di ”mediatori cellulari”. Per questo, si puo’ ipotizzare che le MVs siano coinvolte nel ”dialogo” tra le cellule di Osteosarcoma e quelle del tessuto osseo sano, rappresentando cosi’ una componente-chiave sia nell’insorgenza, sia nella progressione del tumore.
I tempi, come e’ prevedibile per Progetti medico-scientifici di questa portata, sono piuttosto lunghi e il team AISOS/Bambino Gesu’ prevede che la Ricerca possa fornire indicazioni esaustive non prima del 2015. Gia’ in questa prima fase sono pero’ emersi segnali importanti circa la direzione imboccata: si iniziano cioe’ a capire le prime ”parole” che le cellule dell’Osteosarcoma utilizzano per interagire con l’ambiente circostante, preparandone l’invasione. L’obiettivo scientifico del Progetto e’ che una volta compresi chiaramente i ”codici” del linguaggio adottato dalle microvescicole, sia possibile farle ”tacere”, impedendone in questo modo la diffusione nell’organismo.
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