Terza età e vita sessuale: più attiva del previsto
In pochi riescono a pensare ai propri genitori o addirittura ai propri nonni che fanno sesso. Ora, uno studio americano suggerisce che se non si vuole rimanere scioccati, e’ meglio non chiedere.
Infatti, circa un quarto delle persone di eta’ compresa tra i 75 e gli 85 anni ha fatto sesso nell’ultimo anno, cosi’ come lo hanno fatto tre quarti di chi ha tra i 57 e i 64 anni, e la meta’ di chi e’ tra i 65 e i 75. Lo studio sara’ pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’ e ha concluso che gli anziani sono molto attivi in camera da letto. La ricerca ha rilevato che un terzo delle persone che hanno dai 75 agli 85 anni ha dato o ricevuto sesso orale nel corso dell’ultimo anno. Secondo i risultati, e’ vero che l’interesse per il sesso diminuisce intorno ai 70 anni, ma molti continuano a trascorrere momenti felici in camera da letto anche molto tempo dopo. Chi smette di avere relazioni sessuali, afferma la ricerca, lo fa a causa delle cattive condizioni di salute o per la mancanza di un partner, e non quindi per scelta. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori dell’Universita’ di Chicago hanno intervistato uomini e donne di tutti gli Stati Uniti, scoprendo che le donne a tutte le eta’ hanno meno probabilita’ di essere sessualmente attive rispetto agli uomini, ma che questo e’ in parte per via della mancanza di un partner. Le persone in buona salute hanno invece il doppio delle probabilita’ di fare sesso. Tuttavia, l’eta’ porta con se’ degli acciacchi che e’ difficile ignorare. La meta’ di chi ha dichiarato agli studiosi di fare sesso ha riferito anche di aver avuto almeno un problema sessuale: il 37 per cento ha avuto problemi con la disfunzione erettile e il 43 per cento delle donne un calo del desiderio.
Circa il 34 per cento delle donne sessualmente attive ha anche detto di non essere in grado di raggiungere l’orgasmo. “Questo argomento e’ stato un tabu’ per cosi’ tanto tempo che molti anziani non ne parlano con i coniugi o con il medico”, ha detto Stacy Tesser Lindau, una delle autrici dello studio.