Acidi grassi: sani cellule cerebrali e cervello

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Maggiori livelli di acidi grassi essenziali omega-3 nel sangue sono stati collegati a maggiori volumi cerebrali e una protezione della salute del cervello aumentata di 1-2 anni. Il ruolo degli AGE nella prevenzione di malattie come l’Alzheimer e la demenza in genere.

I semi di Lino e il relativo olio sono tra gli alimenti più ricchi di acidi grassi essenziali omega 3 che, secondo un nuovo studio, possono proteggere la salute del cervello.

Gli acidi grassi essenziali (AGE) come gli omega 3, in particolare nelle principali forme di derivati metabolici note come EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), sono stati trovati essere importanti nella protezione e mantenimento della salute delle cellule cerebrali e del cervello in generale.fatty_cells

In un epoca in cui si registra un aumento dei tassi di malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer, ma anche soltanto della demenza in genere, diviene davvero fondamentale poter far fronte alla minaccia con tutte le “armi” di prevenzione in nostro possesso. E gli acidi grassi essenziali pare possano offrire un aiuto proprio in questo senso.
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla versione online di Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology, alti livelli di omega 3 (o omega-3) nel sangue risultano protettivi nei confronti del cervello e della sua salute, che ne guadagna di una protezione media di 1-2 anni in più. Ma non solo: gli AGE pare siano anche associati a maggiori volumi cerebrali, in particolare nella zona dell’ippocampo – quella deputata alla memoria.

Lo hanno scoperto i ricercatori della University of South Dakota a Sioux Falls, coordinati dal dott. James V. Pottala, del Health Diagnostic Laboratory Inc. di Richmond in Virginia, i quali hanno condotto uno studio su 1.111 donne che facevano parte del Women’s Health Initiative Memory Study e che sono state seguite per otto anni.

All’ottavo anno di studio, quando le donne avevano raggiunto una media di 78 anni d’età, i ricercatori hanno sottoposto le partecipanti a scansioni cerebrali con MRI (la risonanza magnetica per immagini) per misurare il volume del cervello.

I risultati dei test hanno rivelato che le donne con alti livelli di omega 3 nel sangue presentavano più grandi volumi cerebrali totali: nello specifico, il 7,5% contro il 3,4% delle partecipanti con il doppio di livelli di AGE avevano un volume cerebrale dello 0,7% più grande. Le donne che presentavano alti livelli di omega 3 possedevano anche un volume nell’area dell’ippocampo del 2,7% più grande. Quest’area cerebrale svolge un importante ruolo nella memoria: nella malattia di Alzheimer infatti l’ippocampo comincia ad atrofizzarsi anche prima della comparsa dei sintomi.

«Questi livelli elevati di acidi grassi – spiega il dott. Pottala – possono essere ottenuti attraverso la dieta e l’uso di integratori, e i risultati suggeriscono che l’effetto sul volume del cervello è l’equivalente del ritardare da uno a due anni la normale perdita di cellule cerebrali che si ha con l’invecchiamento».

Se dunque vogliamo proteggere la salute del nostro cervello diamo la precedenza ai cibi che naturalmente contengono gli acidi grassi essenziali come, per esempio, semi di lino e il relativo olio, semi di Chia, salmone e olio di pesce, noci e frutta secca, semi di soia e relativo olio, uova, olio di canola, olio di semi di canapa, spinaci e cavolfiore.

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