Botulino: l’impiego della tossina rappresenta il 38% degli interventi estetici
Il botulino e’ l’intervento di chirurgia estetica piu’ praticato al mondo, con oltre il 38 per cento del mercato.
Lo ricorda l’Aiteb, l’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino, a un anno dalla fondazione, in un comunicato in cui si sottolinea come siano ancora troppi i pregiudizi su questo trattamento. Negli Stati Uniti, ricorda l’associazione, da oltre 10 anni l’uso del botulino e’ al primo posto in campo estetico non chirurgico, con una crescita costante: almeno 25 milioni di pazienti si sono sottoposti a questo trattamento e, la maggior parte di essi, continua a ripeterlo. Solo nel 2012, negli USA sono stati eseguiti 3 milioni e 200mila interventi, piu’ del doppio del secondo classificato, l’acido ialuronico, con un milione 400mila trattamenti. L’Italia nel panorama mondiale costituisce un’eccezione: al primo posto si trova l’acido ialuronico, con un aumento del 24,5 per cento rispetto al 2011, e al secondo il botulino, con una crescita del 15,6 per cento rispetto all’anno precedente (dati Aicpe). “L’anomalia italiana e’ difficile da spiegare anche se la poca chiarezza sull’argomento, le informazioni non corrette e i falsi miti hanno contribuito ad alimentare una diffusa diffidenza, del tutto ingiustificata, verso la tossina botulinica”, ha spiegato il presidente di Aiteb Massimo Signorini. “L’uso di botulino e’ comunemente, ed erroneamente, associato a espressioni fisse, labbra gonfie e visi ‘di gomma’, ma solo l’utilizzo improprio della tossina porta a risultati poco naturali”, ha aggiunto.
Precisa Giuseppe Sito, vicepresidente di Aiteb: “Spesso per gli interventi di medicina estetica, in particolare le cosiddette ‘punturine’ si ritiene che non servano particolari conoscenze: per legge e’ sufficiente la laurea in medicina, ma nella pratica e’ necessaria anche una formazione specifica nell’uso estetico della tossina”.