Progesterone post-menopausa non crea nefasti eventi cardiaci
Il trattamento con progesterone, ormone naturale utile ad alleviare le gravi vampate di calore e le sudorazioni notturne nelle donne in post-menopausa, non aumenta il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari delle pazienti.
La rassicurazione arriva da una nuova ricerca della University of British Columbia e del Vancouver Coastal Health pubblicata sulla rivista Plos One. I risultati aiutano a ridurre i timori diffusi circa gli effetti collaterali della terapia ormonale per fronteggiare gli invalidanti sintomi post-menopausa. Per decenni le donne hanno utilizzato una combinazione di estrogeno sintetico e progesterone per ridurre la frequenza e la gravita’ delle vampate di calore e delle sudorazioni notturne, nonche’ per prevenire l’osteoporosi.
L’uso di questa cosiddetta “terapia ormonale sostitutiva” e’ sceso drasticamente dal 2002, quando un grande studio ha rivelato l’aumentato rischio connesso di malattie cardiache, cancro al seno, ictus e altre gravi condizioni.
La ricerca canadese ha seguito un campione di centodieci donne sane che avevano da poco raggiunto la menopausa, meta’ delle quali hanno assunto progesterone contro il placebo somministrato alle altre. Al termine del periodo di controllo, non sono emerse differenze significative di rischio cardiaco tra i due gruppi.