Schizofrenia: la fondata efficacia degli antipsicotici
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista ‘Science’ potrebbe aiutare a spiegare perche’ i farmaci antipsicotici utilizzati nel trattamento della schizofrenia e altri disturbi sono solo parzialmente efficaci in un primo momento, e diventano pienamente efficaci dopo poche settimane.
Finora, era noto che l’aloperidolo, un antipsicotico prescritto per la schizofrenia, agiva principalmente su una molecola chiamata Akt. Nel nuovo studio, Heather Bowling e colleghi della New York University Langone School of Medicine hanno utilizzato i neuroni in coltura e in vivo di alcuni topi per dimostrare che il trattamento con aloperidolo causava un aumento della produzione di proteine e cambiamenti nella morfologia dei neuroni. Si tratta di un processo che avviene quando l’Akt attiva la molecola mTorc1, che gioca un ruolo importante nella sintesi delle proteine.
Questo incremento nella produzione di proteine dopo il trattamento con aloperidolo viene accompagnato da un cambiamento di forma del neurone, a breve e lungo termine, che spiega i differenti effetti nel tempo.