Aritmie pediatriche: sperimentato un nuovo sistema di mappatura 3D per ridurre rischio radiazioni
Sperimentata con successo per la prima volta presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro su 2 bambini. Il contributo alle nuove linee guida internazionali sulle aritmie pediatriche.
Roma 18 febbraio 2014 – Una nuova tecnica di mappatura tridimensionale intracardiaca per i piccoli che soffrono di disturbo del ritmo cardiaco è stata sperimentata con successo presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, nella sede di Palidoro. La procedura, resa possibile da un nuovo macchinario, riduce al massimo il tempo di esposizione dei pazienti ai Raggi X e dunque i rischi derivanti dall’utilizzo delle radiazioni da fluoroscopia, la tecnica radiologica usata per ottenere immagini in tempo reale dell’anatomia interna di un paziente. Il nuovo sistema 3D è stato applicato in Italia per la prima volta, pochi giorni fa, in due interventi di ablazione transcatetere effettuati presso l’Unità Operativa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesù di Palidoro e Santa Marinella.
I due bambini, operati con successo dall’équipe guidata dal dottor Fabrizio Drago, erano affetti da tachicardia parossistica sopraventricolare, una forma di aritmia che accelera il cuore improvvisamente determinando palpitazioni e malessere generale. L’intervento di ablazione transcatetere è perfettamente riuscito. «Questa nuova tecnologia – commenta il dottor Drago – avrà un impatto terapeutico imponente, poiché renderà più semplice il mappaggio delle camere cardiache anche per l’operatore meno esperto, riducendo al massimo il tempo di esposizione del bambino ai Raggi x, potenzialmente pericolosi per la salute». Il nuovo sistema rappresenta il massimo sia in termini di sicurezza che di efficacia, consentendo di ottenere ottimi risultati.
Le immagini del cuore, acquisite in meno di un secondo all’inizio della procedura interventistica, si integrano con la ricostruzione tridimensionale del cuore determinata dal contatto sulla sua parete interna del catetere mappante. Sul monitor del nuovo apparecchio 3D, a disposizione dell’Ospedale, il catetere mappante è rappresentato con un’animazione e naviga all’interno dell’immagine fluoroscopia del cuore, registrata precedentemente con precisione millimetrica rispetto ai movimenti eseguiti dall’operatore.
Le nuove linee guida internazionali sulle aritmie pediatriche. Per un medico non è mai facile decidere di intervenire, nel campo delle aritmie, nel modo più efficace e allo stesso tempo meno aggressivo possibile. Un contributo importante arriva dalle nuove linee guida internazionali alla cui elaborazione ha preso parte, per l’Italia, l’Unità Operativa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesù di Palidoro e Santa Marinella, con il responsabile Fabrizio Drago.
Il documento internazionale, recentemente pubblicato, riassume tutte le conoscenze attuali sulle aritmie in età pediatrica e contiene le direttive sul corretto trattamento dei piccoli pazienti affetti da queste patologie. Uno strumento al quale il medico può ricorrere quando deve prendere decisioni terapeutiche non facili, in cui è più complessa la valutazione del rapporto rischio-beneficio.Comunicato stampa – Sperimentata con successo per la prima volta presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro su 2 bambini. Il contributo alle nuove linee guida internazionali sulle aritmie pediatriche
medicinabambini
Roma 18 febbraio 2014 – Una nuova tecnica di mappatura tridimensionale intracardiaca per i piccoli che soffrono di disturbo del ritmo cardiaco è stata sperimentata con successo presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, nella sede di Palidoro. La procedura, resa possibile da un nuovo macchinario, riduce al massimo il tempo di esposizione dei pazienti ai Raggi X e dunque i rischi derivanti dall’utilizzo delle radiazioni da fluoroscopia, la tecnica radiologica usata per ottenere immagini in tempo reale dell’anatomia interna di un paziente. Il nuovo sistema 3D è stato applicato in Italia per la prima volta, pochi giorni fa, in due interventi di ablazione transcatetere effettuati presso l’Unità Operativa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesù di Palidoro e Santa Marinella.
I due bambini, operati con successo dall’équipe guidata dal dottor Fabrizio Drago, erano affetti da tachicardia parossistica sopraventricolare, una forma di aritmia che accelera il cuore improvvisamente determinando palpitazioni e malessere generale. L’intervento di ablazione transcatetere è perfettamente riuscito. «Questa nuova tecnologia – commenta il dottor Drago – avrà un impatto terapeutico imponente, poiché renderà più semplice il mappaggio delle camere cardiache anche per l’operatore meno esperto, riducendo al massimo il tempo di esposizione del bambino ai Raggi x, potenzialmente pericolosi per la salute». Il nuovo sistema rappresenta il massimo sia in termini di sicurezza che di efficacia, consentendo di ottenere ottimi risultati.
Le immagini del cuore, acquisite in meno di un secondo all’inizio della procedura interventistica, si integrano con la ricostruzione tridimensionale del cuore determinata dal contatto sulla sua parete interna del catetere mappante. Sul monitor del nuovo apparecchio 3D, a disposizione dell’Ospedale, il catetere mappante è rappresentato con un’animazione e naviga all’interno dell’immagine fluoroscopia del cuore, registrata precedentemente con precisione millimetrica rispetto ai movimenti eseguiti dall’operatore.
Le nuove linee guida internazionali sulle aritmie pediatriche. Per un medico non è mai facile decidere di intervenire, nel campo delle aritmie, nel modo più efficace e allo stesso tempo meno aggressivo possibile. Un contributo importante arriva dalle nuove linee guida internazionali alla cui elaborazione ha preso parte, per l’Italia, l’Unità Operativa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesù di Palidoro e Santa Marinella, con il responsabile Fabrizio Drago.
Il documento internazionale, recentemente pubblicato, riassume tutte le conoscenze attuali sulle aritmie in età pediatrica e contiene le direttive sul corretto trattamento dei piccoli pazienti affetti da queste patologie. Uno strumento al quale il medico può ricorrere quando deve prendere decisioni terapeutiche non facili, in cui è più complessa la valutazione del rapporto rischio-beneficio.